Izz al-Din al-Haddad, comandante “fantasma” delle Brigate Qassam
Il comandante delle Brigate Izz al-Din al-Qassam, Izz al-Din al-Haddad, soprannominato “Il Fantasma”, ha dimostrato durante l’Operazione Al-Aqsa Flood che le sue minacce a Israele nel maggio Il 2022, nel primo anniversario della battaglia di Saif al-Quds, non rientrano nel quadro di una guerra psicologica e mediatica, piuttosto è stata una “rivelazione” di un potente percorso di pianificazione e preparazione da parte della Resistenza palestinese, che porterà, meno di due anni dopo, a un evento strategico fondamentale che cambierà l’ago della bilancia non solo nella Palestina occupata, ma anche a livello regionale e mondiale.
Attraverso i media israeliani, apprendiamo che il comandante Haddad si è trasformato, durante la battaglia di Al-Aqsa, in un obiettivo difficile per l’esercito israeliano. I servizi segreti israeliani e le sue forze speciali, dopo aver fallito in numerose operazioni per assassinarlo o catturarlo, tutto ciò che sono riusciti a ottenere sono delle sue fotografie.
Informazioni nella stampa e nei media arabi e israeliani
Israele lo considera una delle figure militari più importanti del movimento Hamas, poiché è comandante dello Stato Maggiore delle Brigate Al-Qassam, dove ricopre la carica di comandante della Brigata Gaza City, e di almeno sei battaglioni, insieme ad un battaglione d’élite. Ha partecipato alla pianificazione e all’attuazione di una serie di operazioni militari e attacchi contro l’entità israeliana, che hanno provocato la morte di molte persone e causato gravi danni.
È sopravvissuto a diversi tentativi di omicidio negli ultimi anni (2009 – 2012 – 2021 – 2023 – 2024), anche durante la battaglia Al-Aqsa Flood. Negli annunci dell’esercito di occupazione israeliano nel novembre 2023, per la sua testa era stata offerta una ricompensa finanziaria di 750mila dollari.
Izz al-Din al-Haddad: i più importanti tentativi di omicidio e di cattura
1) Durante la battaglia di Al-Furqan, conosciuta come Operazione Piombo Fuso (2008-2009), era a capo dei battaglioni nella regione orientale di Gaza City. Il 2 gennaio 2009, l’esercito di occupazione ha bombardato la sua casa a il quartiere di Shuja’iya.
2) Durante la battaglia “Shale Stones”, nota come Operazione Pilastro di Difesa (nel 2012), era comandante della brigata a sud di Gaza City, e durante questa operazione gli israeliani bombardarono anche la sua casa.
3) Nella battaglia di Saif al-Quds – Operazione Guardian of the Walls nel 2021, è stato responsabile del supporto al combattimento in tutta la Striscia e comandante della Divisione Sud a Gaza City. Anche in questa occasione l’esercito israeliano ha bombardato la sua casa.
4) Nel gennaio 2024, la 162a Divisione israeliana ha fatto irruzione nella sua casa nella zona di Tuba, e durante il raid hanno trovato immagini che testimoniavano i suoi forti rapporti con altri comandanti delle Brigate, compreso il comandante del Beach Battalion.
5) Nel febbraio 2024, la sua casa nella zona di Tal al-Hawa, dove gli israeliani pensavano che si trovasse, è stata attaccata, ma non è stato ferito. Successivamente, una delle sue case a Gaza è stata distrutta il 3 marzo 2024.
di Redazione