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La nuova Italia tra miseria e censimenti

Il ministro degli Interni italiano, Matteo Salvini, ha difeso il suo piano per censire la comunità Rom che vive in Italia, dopo che i legislatori dell’opposizione hanno criticato l’idea come “razzista e fascista”.

censimentiMatteo Salvini ha sottolineato che un censimento consentirebbe alle autorità di espellere i Rom di nazionalità straniera senza la documentazione adeguata, aggiungendo che “sfortunatamente il governo deve mantenere i Rom italiani”. Oltre alla proteste che si sono accese in Italia, la decisione di Salvini ha suscitato indignazione anche all’estero. L’Unione europea afferma che i cittadini non dovrebbero essere deportati sulla base di criteri etnici.

Matteo Salvini è già sotto tiro a causa del suo rifiuto della scorsa settimana di lasciare attraccare in un porto italiano la nave di soccorso profughi Aquarius con a bordo 630 migranti.

Crediamo che problemi come immigrazione e Rom siano necessari da affrontare per dare dignità a chi patisce queste condizioni inumane, e sicurezza per tutti i cittadini che spesso si trovano a vivere in contesti sociali sempre meno sicuri, e non certo solo per colpa dei rom o degli immigrati.

Quella che sta andando in scena sui migranti in Europa, è la peggior dimostrazione di cinico egoismo e ottusità, da parte di governanti indegni di questo nome e spezzoni di popolazioni dalla memoria corta. Per lucrare facili consensi, politici inetti, incapaci di guidare Nazioni e darle un progetto di credibile sviluppo, cavalcano la paura del “diverso”, additando quelle legioni di disperati come il “nemico” a chi s’è dimenticato di un passato neanche remoto.

Eppure, fra vecchi leghisti e nuovi acquisti dell’ondata xenofoba, in molti dovrebbero ricordare come un tempo erano i veneti a fuggire per abbandonare fame e stenti. E che dire dei magiari, che ora innalzano muri e reticolati contro cui si schiacciano donne, bambini, gente in fuga dalla guerra? Sessant’anni fa erano loro a fuggire dall’Armata Rossa che aveva schiacciato nel sangue la loro rivolta. Cosa sarebbe accaduto se i vicini avessero risposto come loro fanno adesso, invece di aprire le frontiere?

di Redazione

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