Cronaca

Italia: in costante aumento le tariffe dei servizi pubblici

di Salvo Ardizzone

Secondo l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, negli ultimi 10 anni le tariffe dei servizi pubblici sono aumentate enormemente, in testa acqua (+ 85,2%) e rifiuti (+ 81,8%), ma anche autostrade (+50,1%) e trasporti urbani (+49,6%); fra le 10 voci esaminate, solo i servizi telefonici segnano una diminuzione (-15,9%). Se si considera che nel frattempo l’inflazione è aumentata del 23,1%, ci si rende conto che gli aumenti sono consistenti anche in termini reali.

Tuttavia, mentre i costi di acqua e trasporti ferroviari rimangono ancora fra i più bassi d’Europa, è irragionevole l’esplosione del costo della raccolta dei rifiuti malgrado la notevole contrazione della quantità complessiva a seguito della crisi, e l’aumento della raccolta differenziata. Inoltre, a fronte del complesso dei rincari, la qualità dei servizi non è affatto migliorata e gli investimenti in infrastrutture, in genere obsolete e fonte di sprechi enormi come gli acquedotti, sono scarsissimi.

È il segno evidente che le liberalizzazioni, per come sono state condotte, non hanno prodotto alcun effetto positivo sulla gestione, anzi. Sarebbe più che mai opportuno ricordare, ora, mentre si ritorna a parlare di privatizzazioni ed esternalizzazioni, che un servizio non diventa efficiente solo perché lo si cede a un privato.

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