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Italia, giovani in fuga

Si avvicina la fine dell’anno e come sempre arriva il momento di tirare le somme; a farlo, questa volta, è il Cnel con il suo rapporto sui giovani in fuga dall’Italia.

Giovani in fuga dall’Italia

I numeri sono eloquenti e non lasciano spazio all’immaginazione: tra il 2011 e il 2024, 630mila giovani hanno abbandonato l’Italia al suo destino. Hanno tra i 18 e i 34 anni e con la buona probabilità di non tornare più.

Se si provasse a restringere il campo al “solo” 2024 le partenze sarebbero 78mila; insomma, una città di piccole/medie dimensioni è sparita. A raccontarlo è il rapporto Cnel 2025 dove si legge: “I giovani italiani sono attratti dai Paesi avanzati come Spagna, Irlanda, Norvegia, Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra”.
Il rapporto mette in relazioni le variabili socio-demografiche con il valore del capitale umano della fascia “Under 35”.

Seguendo i dati, si apprende che il valore del capitale umano espatriato nel periodo preso in questione ammonta a 159miliardi di euro. Stima che comprende gli ostacoli alle pari opportunità, le disuguaglianze sociali e le differenze di genere, non a caso la percentuale di donne espatriate è del 48,1%.

Un Paese che si spopola

I giovani italiani se ne vanno e difficilmente tornano, ma la domanda è un’altra: l’Italia attrae? La risposta è no! La percentuale di chi arriva in Italia è dell’1,9%. Oltre alla migrazione “esterna” vi è anche quella “interna”: nel periodo analizzato emerge che si sono trasferiti dal Mezzogiorno al Centro-Nord 484mila giovani. 240mila sono andati nel Nord-Ovest, 163mila nel Nord-Est e 80mila nel Centro. A svuotarsi maggiormente è la Campania con 158mila persone andate vie, poi c’è la Sicilia con 116mila e la Puglia con 103mila.

L’afflusso di questa marea umana arriva maggiormente in Lombardia (192mila), Emilia Romagna (106mila) e Piemonte (60mila). La Lombardia è la regione che ha ricevuto più capitale umano giovane dai movimenti interni con un valore di 76miliardi di euro. A perdere maggiormente è la Campania con 59miliardi e poi la Sicilia con 44miliardi.

Parliamo di numeri che dovrebbero, quanto meno, allarmare la politica semmai gliene fregasse qualcosa dei giovani, costretti ad abbandonare la loro terra.

di Sebastiano Lo Monaco

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