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Israele ha ucciso l’1,8% della popolazione di Gaza

Dal 7 ottobre scorso, Israele ha ucciso circa l’1,8% della popolazione di Gaza, secondo i dati pubblicati dal Palestinian Center Bureau of Statistics.

In una dichiarazione, il centro ha affermato che oltre 40mila persone sono state uccise negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023. “Ciò costituisce circa l’1,8% della popolazione totale nel territorio”, ha aggiunto.

A più di 10 mesi dall’attacco israeliano, vaste aree di Gaza giacciono in rovina in mezzo a un paralizzante blocco di cibo, acqua pulita e medicine. Il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, ha espresso preoccupazione per gli attacchi del regime sionista.

“Il costo in vite umane di questa guerra è evidente ogni giorno che passa, poiché abbiamo assistito a un altro attacco devastante su una scuola che ospitava migliaia di palestinesi sfollati, con decine di vittime”, ha affermato Tor Wennesland.

Nonostante gli appelli da parte di mediatori, tra cui Egitto, Stati Uniti e Qatar, per fermare l’aggressione, raggiungere un cessate il fuoco e un accordo, il regime sionista persiste con il suo assalto mortale a Gaza.

Israele e la sua guerra agli ospedali di Gaza

Il Ministero della Salute della Palestina ha anche affermato che quasi 500 operatori sanitari sono stati uccisi e centinaia di altri hanno riportato ferite nella Striscia di Gaza, da quando l’esercito israeliano ha lanciato la sua devastante guerra all’inizio di ottobre dell’anno scorso.

Il ministero ha affermato in una dichiarazione che sono state arrestate più di 310 sanitari e 130 ambulanze sono state distrutte a causa degli attacchi israeliani. Le strutture sanitarie e il loro personale nella Cisgiordania occupata sono stati anche oggetto di oltre 350 attacchi israeliani durante lo stesso periodo.

Il ministero ha sottolineato che il deliberato attacco dell’esercito israeliano alle infrastrutture mediche a Gaza ha gravemente ostacolato l’accesso della popolazione locale ai servizi sanitari essenziali. Le
scarse condizioni idriche e igienico-sanitarie, aggravate dal sovraffollamento, hanno portato a un aumento delle malattie prevenibili e delle morti premature.

di Redazione

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