Israele: tre donne palestinesi denunciano compagnia aerea
Tre donne palestinesi, cittadine dello Stato di Israele, hanno denunciato una compagnia aerea israeliana per i controlli corporali subiti nello scalo di Belgrado con direzione all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, considerati eccessivamente intrusivi. Secondo quanto riportato dall’emittente televisiva Al-Jazeera, le giovani donne hanno definito i controlli come un “assalto sessuale” durato più di due ore durante le quali i controllori aeroportuali minacciavano di non lasciarle salire sull’aereo.
“I controlli erano ingiustificati. Le donne non stavano agendo in maniera sospetta e non rappresentavano nessuna minaccia per la sicurezza” ha dichiarato Awni Bana, avvocato delle tre donne palestinesi. La difesa ha tempo fino al 20 ottobre per rispondere alle accuse, dopo di che il tribunale deciderà una data per l’udienza preliminare.
Medio Oriente: Israele e le restrizioni aeroportuali
Shatja Amer, avvocato di cui si avvale l’Associazione per i diritti civili in Israele, ha dichiarato che la politica di profilazione su base etnica delle compagnie israeliane non è una novità e che di base si dedica particolare attenzione ai passeggeri di origine araba per ragioni legate al conflitto israelo-palestinese.
John Coyne, esperto di sicurezza nelle zone di frontiera, ha dichiarato ad Al-Jazeera che le perquisizioni corporali a cui sono state sottoposte le tre donne dovrebbero essere una misura di sicurezza di ultima istanza. Inoltre dovrebbero essere effettuate in seguito a una valutazione sulla probabilità concreta che la persona nasconda effettivamente qualcosa.
La compagnia di bandiera israeliana El Al ha dichiarato che le procedure di sicurezza sono conformi alle leggi e ai regolamenti aeroportuali e ogni azione dei propri dipendenti è strettamente monitorata. Non rimane che aspettare per vedere se la questione si risolverà dentro o fuori dalle aule del tribunale.
di Irene Masala
Fonte: Middle East Monitor