Israele sprofonda nella palude di Gaza
L’alto funzionario del movimento di Resistenza Hamas, Osama Hamdan, ha affermato che Israele “sta sprofondando sempre più nella palude di Gaza”, sottolineando che il regime occupante non è riuscito a ottenere una sola vittoria dopo 60 giorni di guerra contro Gaza.
Osama Hamdan, massimo rappresentante di Hamas in Libano, ha fatto queste osservazioni martedì in una conferenza stampa nella capitale Beirut, sottolineando che il gruppo della Resistenza è “ben preparato” a combattere, non importa quanto durerà la guerra israeliana.
“Dopo oltre 60 giorni di guerra, il primo ministro israeliano Netanyahu e il suo esercito non sono riusciti a ottenere una sola vittoria militare o politica. È un sogno che non diventerà mai realtà, né per lui né per il suo esercito. Non importa quanto durerà la guerra, siamo ben preparati”, ha dichiarato Hamdan.
“In 75 anni questo nemico non ha mai rivendicato la vittoria contro il nostro popolo. Il nostro popolo ha sempre resistito e quindi non potrà mai vincere contro Hamas e non potrà mai rivendicare la vittoria contro il nostro popolo palestinese e qui vorrei confermare che Netanyahu e il suo staff stanno sprofondando sempre più nella palude di Gaza”, ha affermato. Hamdan ha anche elogiato i combattenti delle Brigate al-Qassam, l’ala militare di Hamas, che difendono i diritti del popolo palestinese e la sua terra.
Israele ha ucciso oltre 17mila civili
Israele ha intrapreso questa brutale guerra contro Gaza il 7 ottobre, dopo che Hamas ha lanciato un’operazione contro i territori occupati in risposta alla decennale campagna di sangue e devastazione del regime israeliano contro i palestinesi. Oltre 17mila civili, la maggior parte delle quali donne e bambini, sono stati uccisi nell’aggressione di Israele a Gaza negli ultimi due mesi.
Il funzionario di Hamas ha continuato affermando che l’invasione israeliana di Gaza è solo una “sete di sangue” che non sarà placata, aggiungendo che il vero obiettivo del regime occupante è quello di eliminare il popolo palestinese e la sua causa, il che è “impossibile”.
Hamdan ha inoltre affermato che Netanyahu è “responsabile” della vita dei prigionieri di guerra israeliani a Gaza, aggiungendo che i suoi obiettivi nell’enclave sono “irraggiungibili”. Ha aggiunto che il regime israeliano non è riuscito a rilasciare un solo prigioniero di guerra se non secondo i nostri termini, sottolineando che non ci sarà “nessun negoziato” prima che l’assalto israeliano a Gaza giunga al termine.
di Redazione