Israele ha raso al suolo oltre mille edifici nel sud del Libano
Le immagini satellitari ottenute dal New York Times (NYT) rivelano la devastazione diffusa inflitta al sud del Libano da Israele, tra cui la distruzione dal 1° ottobre di almeno 1.085 edifici.
“Un villaggio, Mhaibib, sembra essere stato praticamente raso al suolo, con solo una manciata di edifici ancora in piedi. In altri cinque villaggi, interi quartieri sono stati ridotti in macerie”, secondo l’analisi del quotidiano statunitense.
Almeno 200 degli edifici distrutti da Israele sono stati fatti saltare in aria durante le “demolizioni controllate”, una pratica che l’esercito israeliano ha ripetutamente utilizzato nella Striscia di Gaza. “Demolizioni controllate sono state osservate a Blida, Kafr Kila, Mhaibib, Ramyah e Aita al-Shaab. Non è stato possibile stabilire in che modo gli altri edifici siano stati danneggiati”, afferma il rapporto.
Israele nemico del diritto internazionale
Oltre alle immagini satellitari, il NYT ha verificato la distruzione anche tramite video pubblicati sui social media da singoli soldati israeliani. La distruzione indiscriminata di infrastrutture civili all’interno di una nazione sovrana da parte di Israele è una chiara violazione del diritto internazionale, il quale stabilisce che prendere di mira strutture civili può essere giustificato solo da prove concrete del suo utilizzo militare.
In un filmato trasmesso all’inizio di questo mese, il presentatore del notiziario israeliano Channel 12, Danny Kushmaro, è stato mostrato mentre indossava un giubbotto antiproiettile e un casco mentre veniva istruito da un soldato su come far detonare un ordigno esplosivo. Dopo aver contato alla rovescia da quattro, il giornalista israeliano preme il pulsante del detonatore e l’edificio crolla in una nuvola di fumo.
Dall’inizio di ottobre, Israele ha lanciato migliaia di attacchi aerei in tutto il Libano, radendo al suolo i villaggi del sud e distruggendo ampie zone delle antiche città di Tiro e Baalbek, nonché i sobborghi meridionali di Beirut. Circa 1,5 milioni di persone sono state costrette a sfollare a causa dell’aggressione e il bilancio delle vittime ha superato le 2.900 unità.
di Redazione