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Israele pianifica insediamenti illegali durante mandato Trump

Israele progetta di stabilire quattro nuovi insediamenti illegali nella Cisgiordania occupata durante il secondo mandato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, hanno riferito i media israeliani.
Secondo un rapporto pubblicato dal quotidiano Israel Hayom, il piano include la creazione di un insediamento druso e di un insediamento haredim, la trasformazione di insediamenti strategici in città insediamento, l’espansione del controllo dei consigli regionali per includere aree aperte tra gli insediamenti, il miglioramento delle infrastrutture nei settori dei trasporti e dell’energia e l’istituzione di autorità municipali arabe per sostituire l’Autorità Nazionale Palestinese (Anp). Secondo il quotidiano, il progetto mira a comprendere la massima area con il minor numero di residenti palestinesi.

Il piano comprende miglioramenti alle infrastrutture, tra cui centrali elettriche, autostrade e ferrovie, per rendere gli insediamenti illegali “parte integrante” dello Stato occupante. Le proposte includono la creazione di nuove città nella Cisgiordania e la trasformazione di insediamenti come Kiryat Arba ed Efrat in città con supporto diretto del regime e budget enormi.

Israele vuole annettere tutta la Cisgiordania

L’obiettivo è creare “una strategia operativa pronta per l’implementazione durante una potenziale amministrazione Trump”. Di recente, Avihai Boaron, membro del parlamento del partito Likud, ha partecipato a un incontro di alto livello sulla questione per promuovere il progetto. “Siamo in una fase critica, una finestra di opportunità che possiamo sfruttare saggiamente o sprecare. Prendere la strada folle si tradurrebbe semplicemente in 700mila residenti e unità abitative aggiuntive tra quattro anni”, ha affermato Boaron.

“L’approccio saggio creerebbe le condizioni per rendere la Cisgiordania e la Valle del Giordano inseparabili da Israele, non solo creando dati demografici sul campo, ma trasformando radicalmente il quadro amministrativo della regione”, ha aggiunto.

Il membro del Likud mira anche a garantire che “la politica americana non riprenda semplicemente da dove si era interrotto l’Accordo del secolo, che di fatto cercava di limitare la crescita degli insediamenti”. 
La vittoria di Trump alle elezioni americane ha dato ai movimenti di coloni di estrema destra del regime sionista, che dominano il governo di estrema destra di Netanyahu, speranza per i loro piani di annettere la Cisgiordania.

Haaretz ha riferito a giugno che Trump ha ricevuto una promessa da Miriam Adelson, la vedova del defunto uomo d’affari statunitense Sheldon Adelson, di sostenere la sua campagna presidenziale con almeno 100 milioni di dollari. In cambio, lei chiede il sostegno degli Stati Uniti all’annessione israeliana della Cisgiordania e il riconoscimento della “sovranità” del regime sionista sul territorio occupato. 

di Redazione

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