Israele, nuovo muro tra Cisgiordania e Giordania

Israele approva la costruzione di un muro di confine da 1,4 miliardi di dollari tra la Cisgiordania occupata e la Giordania, nel tentativo di espandere il controllo sulla Valle del Giordano.
Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato un piano da 1,4 miliardi di dollari per la costruzione di una barriera di sicurezza multistrato ad alta tecnologia lungo l’intero confine orientale con la Giordania, in quello che definisce un passo avanti per rafforzare la “sicurezza nazionale”.
Il muro di 425 chilometri, che si estende dalle alture meridionali del Golan fino a Eilat, combinerà recinzioni fisiche, sensori avanzati, avamposti militari e infrastrutture di comando.
La costruzione dovrebbe iniziare a giugno e si svolgerà per fasi, con i lavori iniziali concentrati su 80 chilometri di terreno. Il ministro della Guerra, Israel Katz, ha inquadrato il progetto come una misura preventiva contro l’Iran (armi provenienti dalla Giordania), sostenendo che avrebbe impedito al fronte orientale di diventare “un altro corridoio terroristico”.
Molti sostengono che la mossa di Israele sia in realtà un’accelerazione dell’annessione di fatto della Cisgiordania occupata.
Il ricercatore Aliyan al-Hindi osserva che il progetto rispecchia precedenti proposte dell’era Sharon, che miravano a spostare il confine di 20 chilometri verso ovest, in territorio palestinese. Se attuato, il muro taglierebbe la Valle del Giordano e ampie fasce di territorio vicino a Betlemme, Gerusalemme ed Hebron meridionale, aree da tempo prese di mira dall’espansione israeliana.
Il piano minaccia di rinchiudere le comunità palestinesi in enclave frammentate, consolidando ulteriormente l’isolamento e la segregazione sul territorio con il pretesto della sicurezza dei confini.
di Redazione