Israele nega ingresso delegazione Ue in Palestina
Israele ha vietato a una delegazione del Parlamento europeo di entrare nei territori occupati per rivedere la situazione sul campo. Manuel Pineda, politico spagnolo della coalizione della Sinistra Unita e anche capo della delegazione per le relazioni Ue-Palestina, ha annunciato di aver annullato la missione che avrebbe condotto lunedì per valutare la situazione attuale dei palestinesi. Il politico spagnolo ha anche condiviso la dichiarazione di rifiuto rilasciata dal ministero degli Esteri del regime israeliano.
Secondo “le informazioni ricevute dalle autorità israeliane”, il ministero ha deciso “di non approvare l’arrivo” di Pineda nei territori occupati, si legge nel comunicato, senza fornire alcuna motivazione. Pineda ha accusato il regime occupante di bloccare il lavoro del Parlamento europeo. “La missione è stata pianificata per incontrare le autorità palestinesi e la società civile, per vedere le conseguenze dell’occupazione sulla vita quotidiana della popolazione palestinese nel territorio, nonché per vedere gli effetti delle politiche di cooperazione dell’Ue”, ha dichiarato Pineda.
Le mani sporche di sangue di Israele
Anche la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha deplorato la decisione di rifiutare l’ingresso a Pineda nei territori occupati. “Solleverò la questione direttamente con le autorità interessate. Il rispetto per i deputati e il Parlamento europeo è essenziale per buone relazioni”, ha affermato Metsola su Twitter. La delegazione di sei membri si recherà in visita ai palestinesi che lavorano “nelle circostanze più difficili, soprattutto alla luce della recente uccisione della giornalista Shireen Abu Akleh”, ha riferito Metsola.
Abu Akleh, una veterana del servizio arabo della televisione Al Jazeera con sede in Qatar, è stata colpita alla testa all’inizio di questo mese quando stava raccontando di un’incursione sionista contro i palestinesi che vivevano nel campo profughi di Jenin. La sua tragica morte ha provocato condanne in tutto il mondo contro il regime occupante.
Nel 2016 a un gruppo di lavoro della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con la Palestina è stato negato l’ingresso a Gaza. Nessuna giustificazione è stata fornita dalle autorità israeliane per la decisione di allora.
Dal giugno 2007, la Striscia di Gaza è sotto uno stretto assedio sionista-egiziano, che ha causato un forte calo del tenore di vita, compresi livelli senza precedenti di disoccupazione e povertà inesorabile.
di Redazione