Israele teme infiltrazioni di Hezbollah
Roni Daniel, il commentatore militare per Israele Channel 12, ha dichiarato che negli ultimi anni l’esercito israeliano sta portando avanti lavori di ingegneria su larga scala per rimodellare il terreno al confine con il Libano, nel tentativo di prevenire infiltrazioni di Hezbollah negli insediamenti settentrionali.
“In ogni insediamento adiacente al recinto e nei luoghi in cui ci sono più di quattro insediamenti adiacenti al recinto, l’esercito sta creando una scarpata di 15-20 metri di altezza, il che rende difficile per la fanteria cercare di infiltrarsi”, scrive Roni Daniel nel suo articolo pubblicato sul sito di “Canale 12” di Israele. Ha poi aggiunto: “È chiaro che tali azioni non garantiscono un completo successo, ma possono impedire o almeno ostacolare le forze di Hezbollah che cercheranno di raggiungere le nostre città”.
“L’operazione di ingegneria guidata dal Vice Capo di Stato Maggiore Generale, Aviv Kochavi, quando era a capo del Comando settentrionale, è in corso da diversi anni e oggi questo processo sta per essere completato”, ha aggiunto Daniel. “Al momento, l’esercito vuole innalzare muri di cemento, simili a quelli costruiti nelle vicinanze di Al-Quds (Gerusalemme), solo in luoghi sensibili e lungo diversi chilometri”.
Daniel ha parlato degli incontri che si sono tenuti nel centro delle Nazioni Unite a Ras al-Naqoura tra i rappresentanti dell’esercito libanese e l’esercito sionista sotto gli auspici dell’organizzazione internazionale. I rappresentanti dell’esercito libanese hanno parlato in uno degli ultimi incontri di 13 punti di disaccordo sulla linea di confine, la disputa è stata risolta in sette punti mentre sei rimangono, ma su questi non c’è ancora disaccordo”.
A questo proposito, Daniel ha dichiarato che durante “l’ultimo incontro, il Libano ha presentato opposizione alla costruzione del muro lungo quei sei punti, ma si può affermare che questa posizione è diretta da Hezbollah”. Gli ufficiali israeliani credono che Hezbollah sia dietro tutte queste accuse perché ha intenzioni di infiltrarsi negli insediamenti nel caso in cui scoppi una guerra”.
“Il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha già annunciato il suo desiderio di occupare la Galilea: la risposta sionista in quell’incontro a Naqoura è stata che non c’è intenzione di fermare i lavori di costruzione del muro perché è all’interno degli insediamenti. I recenti eventi, come l’ingresso delle forze iraniane o delle fazioni alleate e la loro permanenza in Siria e il rafforzamento di Hezbollah con missili a lungo raggio rappresentano enormi problemi di sicurezza”, ha aggiunto Daniel.
Per l’establishment militare israeliano, Hezbollah rappresenta la più grande minaccia che deve ancora trovare una soluzione, per non parlare della crescente esperienza e dell’arsenale militare del gruppo.
di Giovanni Sorbello