Israele gli nega le cure, muore bambino di sei anni
Sorprende sempre di più il livello di disumanità che riesce a raggiungere il regime di Israele. Gruppi per i diritti umani hanno condannato Tel Aviv per la morte del bambino palestinese di sei anni Farouq Abu Naja, morto la scorsa settimana nella Striscia di Gaza dopo che Israele gli aveva negato un permesso di uscita per recarsi a Gerusalemme per cure mediche urgenti.
Quattro pazienti, tra cui tre bambini, sono morti finora quest’anno a causa della pratica disumana israeliana. Ottenere un permesso israeliano per accedere all’assistenza sanitaria necessaria al di fuori del territorio di Gaza può essere un processo stressante e imprevedibile.
Dal 2007 oltre mille pazienti palestinesi hanno perso la vita nella Striscia di Gaza. Il gran numero di morti evidenzia l’impatto letale del paralizzante blocco di Israele su quasi due milioni di palestinesi che vivono nell’enclave costiera.
Gli ospedali della Striscia di Gaza sono privi di molti farmaci essenziali di cui hanno bisogno per curare i pazienti che soffrono di malattie gravi. Nelle circostanze attuali, è probabile che le condizioni di salute di molti pazienti peggiorino ulteriormente.
Il blocco israeliano ha avuto un impatto devastante sulla salute e sul benessere delle persone nella Striscia di Gaza. Centinaia di pazienti palestinesi hanno già perso la vita negli ultimi anni nell’enclave assediata a causa delle pratiche disumane del regime israeliano.
di Redazione