Israele e le cifre di un massacro
Mentre è in corso una tregua di 5 ore per scopi umanitari, si fa il bilancio di dieci giorni di aggressione israeliana su Gaza, conseguenza di 4.399 attacchi: 2.697 aerei, 860 della Marina, 842 dell’artiglieria israeliana posizionata sul confine ad est della Striscia di Gaza. I dati provengono dal Ministero della Salute e da quello per i Lavori Pubblici e le Infrastrutture: Palestinesi assassinati: 240, 55 dei quali erano i bambini, il più piccolo aveva 5 mesi, 27 donne, 16 anziani. I feriti sono oltre 1800, 462 dei quali sono bambini, il più piccolo ha 4 giorni di vita. 288 sono le donne rimaste ferite. Decine di feriti sono stati trasferiti all’ospedale di Al-‘Arish, nel Sinai, e solo pochi casi gravi sono stati portati in strutture de Il Cairo.
Danni materiali: 694 abitazioni palestinesi sono state distrutte totalmente, 14.500 parzialmente ma 640 di queste non sono più agibili. Anche le abitazioni di esponenti di Hamas sono state bombardate da Israele: Mahmoud Al-Zahar, esponente dell’ufficio politico, i due deputati del Consiglio Legislativo Isma’il Al-Ashqar e Jamila al-Shanti e l’ex Ministro dell’Interno Fathi Hammad. In totale 42mila palestinesi sono rimasti senza casa. Trentuno moschee sono state colpite negli attacchi israeliani: sei sono state totalmente abbattute, 25 in parte. Otto ospedali sono stati bombardati insieme ad altre cliniche sparse sul territorio. Sessantadue scuole, frequentate da 38mila studenti palestinesi, sono state danneggiate in parte. La funzionalità di tre edifici universitari è stata compromessa come le sedi di sette associazioni di beneficenza. Ventuno studenti sono caduti in quest’aggressione israeliana.
Sei stazioni per l’erogazione di acqua potabile sono state distrutte. 170mila palestinesi si approvvigionavano da queste pompe. Alle 3, ora locale, termina la tregua e ci si aspetta una ripresa dell’aggressione militare che finora – stando alla natura dei dati qui riportati – sembra non rispondere a nessuna logica di difesa e colpisce indiscriminatamente tutti i palestinesi di Gaza.
Dieci minuti prima dell’entrata in vigore della tregua, l’aviazione israeliana ha lanciato un missile contro un’abitazione a Rafah, a sud di Gaza. Quattro palestinesi sono stati feriti e tre hanno perso la vita. Le vittime sono ‘Abdallah Salem Al-Akhras, 27 anni, Bashir Muhammad ‘Abdel Al-’Al, 20 anni e Muhammad Ziyad Ganam, 25 anni. Non è sopravvissuto alle ferite riportate Ahmad Al-Hout, 41 anni di Rafah.