Israele controlla 84% delle risorse idriche della Cisgiordania

Un nuovo rapporto ha rivelato che il regime di Israele ha rafforzato il controllo sulle risorse idriche in Cisgiordania, controllando ora oltre l’84% delle forniture palestinesi alla luce della crescente carenza nei territori occupati.
Il rapporto pubblicato sabato dall’Ufficio nazionale per la difesa della terra e la resistenza agli insediamenti, associato all’Organizzazione per la liberazione della Palestina, ha indicato che le autorità israeliane e i coloni illegali hanno intensificato i loro sforzi per impossessarsi delle risorse idriche palestinesi, inclusa la demolizione di oltre 500 pozzi per la raccolta dell’acqua piovana in tutta la regione.
Secondo l’ufficio, il 52% dell’acqua della Cisgiordania è destinato all’uso israeliano, mentre un ulteriore 32% è destinato agli insediamenti illegali. Questo lascia ai palestinesi solo il 16%, con conseguenti significative carenze di approvvigionamento, in particolare durante i caldi mesi estivi.
Le tensioni sono aumentate a seguito di un assalto da parte di coloni israeliani alla sorgente di Ain Samia, situata a est di Ramallah, che ha causato la totale cessazione del pompaggio dell’acqua in numerose città e villaggi vicini.
Israele mette in ginocchio la Cisgiordania
L’Autorità idrica di Gerusalemme ha annunciato di aver perso la supervisione delle infrastrutture idriche della regione a causa dei continui attacchi a linee elettriche, pompe, sistemi di comunicazione e apparecchiature di sorveglianza. Ha avvertito che oltre 70mila palestinesi rischiano attualmente di perdere l’accesso all’acqua potabile, descrivendo la situazione come “un’imminente catastrofe umanitaria”.
Il rapporto ha inoltre sottolineato la significativa disparità nel consumo giornaliero di acqua. In media, un palestinese consuma circa 85,7 litri al giorno, mentre gli israeliani ne consumano quasi 300.
Dall’inizio della guerra genocida israeliana nella Striscia di Gaza nell’ottobre 2023, il ministero della Salute palestinese riferisce che almeno 1.006 palestinesi hanno perso la vita e oltre 7mila sono rimasti feriti in Cisgiordania a causa degli attacchi delle forze israeliane e dei coloni illegali. In un’importante sentenza dello scorso luglio, la Corte Internazionale di Giustizia ha dichiarato illegale l’occupazione israeliana del territorio palestinese e ha sollecitato la rimozione di tutti gli insediamenti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza orientale.
di Redazione