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Israele chiede agli Usa maggiori sanzioni contro l’Iran

di Manuela Comito

In queste ore il governo di Tel Aviv sta esercitando pressioni sul Congresso degli Stati Uniti perché siano imposte nuove sanzioni contro l’Iran. Mentre l’amministrazione di Obama sta tentando di convincere i legislatori che un atteggiamento poco disponibile nei confronti dell’Iran e l’imposizione di sanzioni ancora più pesanti condurrebbero a un inasprimento dei rapporti con Teheran.

Secondo quanto riferito da Press Tv, il Ministro israeliano dell’Economia e del Commercio, Naftali Bennett, che si trova attualmente a Washington, si sta impegnando nel convincere i legislatori ad attuare una politica più aggressiva contro l’Iran, ma il Segretario di Stato Usa John Kerry, durante una riunione con la Commissione Bancaria del Senato, si è espresso negativamente a tal proposito, dichiarando che nuove sanzioni contro l’Iran porterebbero inevitabilmente alla vanificazione degli sforzi attuati finora in direzione di un accordo sul programma nucleare di Teheran.

Tuttavia alcuni membri repubblicani non hanno accolto favorevolmente la presa di posizione della Casa Bianca; tra questi in particolare il senatore Mark Kirk (Illinois) e il leader della minoranza repubblicana Mitch McConnell , che sostengono caldamente le posizioni del ministro israeliano. Al contrario, il leader della maggioranza al Senato Harry Ried (Nevada) e Joe Manchin (West Virginia) hanno definito “molto convincenti” le argomentazioni addotte da Kerry. Bennett continua a definire “catastrofico” un possibile accordo sul nucleare tra l’Iran e i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza più la Germania.

Queste parole fanno eco a quelle del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che proprio venerdì scorso aveva ribadito la sua decisa opposizione all’accordo, definendolo “ un pessimo affare”. La Casa Bianca si è affrettata a rispondere che è prematuro criticare un accordo ancora in fase di discussione. Ha inoltre ribadito la sua preoccupazione per come potrebbe reagire il governo iraniano a nuove pesanti sanzioni. “Gli Americani non vogliono fare un passo verso la guerra” ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Jay Carney.

Intanto, il Comitato Bancario del Senato è alle prese con un nuovo disegno di legge che prevede di tagliare le esportazioni di petrolio dell’Iran di un milione di barili al giorno per il 2014 e che comprende nuove minacce di aggressione militare al governo di Teheran. Ma dopo la riunione di mercoledì con Kerry, si sta valutando se dare o meno un seguito a questa nuova normativa di sanzioni anti-Iran. E’ doveroso ricordare che il governo di Teheran, in quanto firmatario del “Trattato di non proliferazione” (Tnp) e membro dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), ha tutto il diritto di utilizzare il nucleare per scopi pacifici.

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