Israele bombarda la Siria e “avverte” la Turchia

Lo scorso 2 aprile, Israele ha lanciato decine di attacchi aerei su diverse città della Siria, prendendo di mira il centro di ricerca scientifica di Barzeh, appena fuori Damasco, l’aeroporto militare di Hama, nella Siria occidentale, e la base aerea T4 vicino a Palmira.
Sono state segnalate diverse vittime dopo gli attacchi a Damasco e Hama. La radio dell’esercito israeliano ha riferito che “l’obiettivo primario” del blitz notturno era “inviare un avvertimento al presidente turco Erdogan”.
L’affermazione del canale israeliano gestito dall’esercito segue le notizie secondo cui Ankara si starebbe preparando a prendere il controllo della base aerea di Tiyas, nel governatorato centrale siriano di Homs, nota anche come base aerea T4.
“La Turchia ha iniziato a muoversi per prendere il controllo della base aerea T4, situata vicino a Palmira nella Siria centrale. Un sistema di difesa aerea di tipo Hisar sarà schierato in questa base per fornire copertura aerea. Una volta che il sistema sarà in funzione, la base sarà ricostruita e ampliata con le strutture necessarie. Ankara prevede anche di schierare droni di sorveglianza e armati, compresi quelli con capacità di attacco estese”, ha rivelato martedì Middle East Eye.
Secondo quanto riferito, la Turchia intende dotare la base aerea T4 di un “sistema di difesa complesso” con capacità a corto, medio e lungo raggio contro jet, droni e missili. Ankara sta pianificando di istituire due nuove basi militari in Siria per addestrare le nuove forze armate siriane.
Secondo il rapporto, l’esercito turco addestrerà l’esercito siriano e i piloti per istituire un’aeronautica militare. L’accordo provvisorio stabilisce che Ankara ospiterà 50 aerei da guerra F-16 nelle due nuove basi finché l’aeronautica militare siriana non sarà operativa e completata.
Israele e la minaccia turca
Nelle ore successive alla presa del potere a Damasco da parte degli ex comandanti di Al-Qaeda, avvenuta lo scorso dicembre con un colpo di stato sostenuto dalla Turchia e dai Paesi del Golfo, Israele ha bombardato la Siria centinaia di volte, distruggendo la maggior parte delle risorse militari del Paese. Tel Aviv ha inoltre esteso la sua occupazione illegale di vaste zone della Siria meridionale, annunciando l’intenzione di rimanervi a tempo indeterminato.
In concomitanza con l’escalation di martedì, fonti locali hanno segnalato un’incursione israeliana di veicoli blindati nella foresta della diga di Al-Jabaliya, nella campagna occidentale di Deraa.
“Qualsiasi presenza militare turca significativa, soprattutto in luoghi strategici come Palmira, potrebbe essere percepita come una minaccia per gli interessi di sicurezza israeliani”, ha dichiarato la scorsa settimana a The War Zone un alto funzionario anonimo dell’esercito israeliano.
di Redazione