Israele arresta 230 bambini palestinesi in tre mesi
Israele ha arrestato 230 bambini palestinesi dall’inizio di quest’anno, ha dichiarato domenica in un rapporto la Palestinian Prisoner Society (Pps). Il rapporto arriva appena un giorno prima della Giornata dei bambini palestinesi, che viene celebrata ogni anno il 5 aprile con attività culturali, educative e mediatiche volte a sensibilizzare sulla situazione dei bambini palestinesi, “che non hanno i diritti più elementari a causa dell’occupazione israeliana”, riporta l’agenzia di stampa palestinese ufficiale Wafa.
Gli arresti si sono concentrati nella città occupata di Gerusalemme, riferisce il Pps, che monitora le condizioni dei detenuti nelle carceri israeliane, ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu.
Il gruppo per i diritti ha affermato che i detenuti vengono spesso rilasciati su cauzione o trasferendoli agli arresti domiciliari, senza indicare il numero di coloro che sono stati rilasciati.
I bambini imprigionati sono soggetti a varie forme di abuso, tra cui gli viene negato cibo o bevande per lunghe ore, abusi verbali ed essere detenuti in condizioni difficili.
La sezione palestinese della Defense for Children International ha affermato in una dichiarazione che l’85% dei bambini arrestati lo scorso anno sono stati “sottoposti a violenza fisica”. Si stima che circa 4.400 palestinesi siano detenuti nelle carceri israeliane, tra cui 39 donne e 350 detenuti amministrativi, secondo i dati ufficiali palestinesi.
La detenzione amministrativa consente a Israele di prolungare la detenzione di un prigioniero senza accusa dopo la scadenza della pena, che varia da due a sei mesi.
di Redazione