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Israele: 44% dei giovani soffre di depressione, il 20% tendenze suicide

Israele – Un nuovo rapporto ha rivelato che il 44% dei giovani israeliani soffre di costante ansia e depressione, mentre il 20% ha mostrato tendenze a togliersi la vita. Il rapporto, pubblicato dai media israeliani, si riferisce al 2022 ed è stato condotto da ELEM, un’organizzazione senza scopo di lucro che monitora i giovani a rischio in Israele.

“Hanno condiviso sentimenti di disperazione, stanchezza, disconnessione e mancanza di motivazione quando erano a casa, a scuola, nei parchi e sui social media”, afferma il rapporto, aggiungendo che circa il 19% ha riferito di aver ricevuto terapia emotiva da psicologi, psichiatri e altri terapisti.

“Le difficoltà che i giovani hanno affrontato e approfondito durante la pandemia Covid non sono diminuite”, afferma il rapporto di ELEM. Secondo il rapporto, il 18% dei giovani israeliani ha anche riferito di aver subito abusi fisici, mentre il 20% ha affermato di aver subito violenze domestiche, alcune delle quali duravano da anni.

Il rapporto afferma inoltre che la violenza tra i giovani in Israele si è intensificata negli ultimi anni. Ha osservato che il 26% dei giovani ha riferito di aver subito violenze fuori dalle proprie case, compreso il bullismo. Il forte aumento delle tendenze al suicidio tra i coloni israeliani ha sollevato l’allarme tra le autorità israeliane e i loro sostenitori occidentali.

Tali Erez, CEO di ELEM, ha dichiarato: “Dobbiamo svegliarci. I nostri figli, specialmente quelli a rischio che non hanno una famiglia, un sistema di supporto o qualcuno che si prenda cura di loro, stanno affrontando le conseguenze di fenomeni sempre più pericolosi”.

Israele e i drammi di una società malata e violenta

Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth ha riferito che il suicidio tra adolescenti e giovani israeliani di età compresa tra i 15 e i 24 anni è aumentato del 75%. Il numero di suicidi in questa fascia di età è aumentato significativamente tra il 2016 e il 2020.

Yedioth Ahronoth ha notato che c’è un aumento allarmante dei casi di suicidio anche tra le truppe israeliane, aggiungendo che 14 soldati si sono tolti la vita nel 2022, che è la cifra più alta degli ultimi cinque anni.

Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, tenente generale Herzi Halevi, ha già descritto il vertiginoso aumento dei casi di suicidio tra le truppe israeliane come una sfida “pericolosa e scoraggiante” per le forze armate del regime. Halevi ha ordinato maggiori sforzi da parte delle autorità competenti per affrontare la questione.

Tuttavia, nonostante gli sforzi delle parti responsabili per affrontare questo fenomeno, il suicidio rimane la principale causa di morte, con almeno 30 soldati israeliani che si suicidano ogni anno, riporta l’esercito israeliano.

I dati ufficiali del Centro di informazione e ricerca della Knesset (parlamento israeliano) mostrano che il regime di Tel Aviv registra ogni anno 500 suicidi, di cui 100 tra giovani nella fascia di età 15-24.

L’esercito israeliano ha registrato un aumento del numero di soldati uccisi in uniforme nell’ultimo anno – 44 rispetto ai 31 dell’anno precedente – così come un aumento del numero di suicidi, secondo le statistiche rilasciate dall’esercito all’inizio di quest’anno.

di Redazione

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