Israele, 1,35 miliardi di dollari per far fronte all’attacco iraniano
Israele ha speso 1,35 miliardi di dollari per far fronte all’attacco iraniano di sabato sera. Tralasciando il fallimento militare israeliano, riteniamo interessante soffermarci sull’aspetto economico dell’attacco.
Citando FieldMarshal, un analista indipendente delle tecnologie industriali e di difesa iraniane, il costo approssimativo sostenuto dall’Iran per effettuare gli attacchi di sabato sera è stimato come segue: 110 missili balistici: 30-50 milioni di dollari, 45 missili da crociera: 4-7 milioni di dollari e 170 Shahed droni: 4-5 milioni di dollari, per un totale di circa 38-62 milioni di dollari per l’Iran.
D’altro canto, però, i costi israeliani sono sconcertanti: considerando un numero stimato di 300-400 aerei in volo per 4-10 ore, con un costo orario medio compreso tra 30mila e 40mila dollari, il costo sarebbe di 160 milioni di dollari. Il costo per intercettare missili da crociera e droni suicidi: 100-150 milioni di dollari, e il costo per intercettare missili balistici: 500-700 milioni di dollari. Tenendo conto del danno stimato causato dai missili balistici, compreso tra 100 e 500 milioni di dollari, il regime israeliano ha sostenuto indicativamente un totale di 1,5 miliardi di dollari.
Questa quantità sconcertante di costi “solo per respingere una nottata di attacchi” si traduce nel completo collasso economico di Israele. Se l’attacco continuasse anche solo per pochi giorni, l’economia del regime israeliano sarà completamente paralizzata e distrutta.
di Redazione