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Isfahan riapre i siti turistici e allenta restrizioni

Le attrazioni turistiche e i siti storici della provincia centrale di Isfahan sono stati autorizzati a riaprire le loro porte al pubblico in quanto le misure di blocco del coronavirus sono allentate in Iran. In questi siti saranno rigorosamente rispettati severi requisiti di distanziamento sanitario e sociale, ha affermato Hojjatollah Gholami, portavoce del quartier generale provinciale per la lotta contro il coronavirus, ai media iraniani. Il Paese aveva chiuso musei e siti storici del patrimonio culturale in misura preventiva tra i timori dell’epidemia di coronavirus.

Immersa in una ricca storia e cultura, Isfahan era un tempo crocevia di commercio internazionale e diplomazia in Iran. Ora, è una delle principali destinazioni turistiche dell’Iran per tanti buoni motivi. L’antica città è piena di molte meraviglie architettoniche come impareggiabili edifici islamici, bazar, musei, giardini persiani e viali alberati. È una città per rilassanti passeggiare, perdersi nei suoi labirinti bazar, sonnecchiare in splendidi giardini e incontrare gente. La città è stata a lungo soprannominata Nesf-e-Jahan (metà del mondo). Al suo apice, era anche una delle città più grandi della regione con una popolazione di quasi un milione.

Isfahan è rinomata non solo per l’abbondanza di grandi ponti storici, ma anche per il suo “fiume vivificante”, lo Zayandeh-Rood, che da tempo conferisce alla città una bellezza e una fertilità originali. Le fresche piastrelle blu degli edifici islamici di Isfahan e i maestosi ponti della città, contrastano perfettamente con la calda e asciutta campagna iraniana che circonda. 

Isfahan, storica e moderna

L’immensa Piazza Imam, meglio conosciuta come Naghsh-e Jahan (Immagine del mondo), è tra le piazze più grandi al mondo (500 m per 160 m) e un maestoso esempio di urbanistica. Costruita all’inizio del XVII secolo, la piazza registrata dall’Unesco è punteggiata dalle attrazioni più interessanti di Isfahan. 

La moderna Isfahan è ora sede di alcune industrie pesanti, tra cui fabbriche di acciaio e una struttura nucleare alla sua periferia, tuttavia, il suo nucleo interno è preservato come una gemma inestimabile.

di Yahya Sorbello

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