Isfahan, iconico Si-o-Se Pol è in fase di restauro
Il ponte superiore dello storico ponte Si-o-Se Pol, un gioiello architettonico di Isfahan, è stato sottoposto a un restauro completo.
In un’intervista rilasciata mercoledì all’IRNA, Hadi Allahyari, funzionario responsabile del monitoraggio dei ponti storici di Isfahan, ha descritto nei dettagli il progetto, affermando: “La prima fase è iniziata dal lato orientale, sul tetto (piano superiore) del ponte. La fase interna prevede l’alleggerimento della struttura, la riparazione delle grondaie e il rifacimento della muratura. Il progetto è supervisionato dall’ufficio tecnico della direzione del turismo e del patrimonio culturale della provincia di Isfahan”.
Il funzionario ha affermato che l’ultimo restauro approfondito del tetto di Si-o-Se Pol è stato condotto almeno dieci anni fa da un team di restauratori sotto la supervisione di esperti della direzione. “La necessità di questo restauro complessivo deriva dal deterioramento dei mattoni e dagli interventi precedenti, in particolare dal momento in cui il ponte era utilizzato per il traffico veicolare”.
Allahyari ha sottolineato che il restauro del tetto verrà eseguito in almeno due fasi. Una volta completate queste fasi, l’attenzione si sposterà sul corpo del ponte e sulle porte per un ulteriore restauro. “Monitoraggio regolare e riparazioni occasionali vengono eseguiti su Si-o-Se Pol da squadre di restauro, ma alla fine si è deciso di intraprendere un restauro su vasta scala in più fasi”, ha osservato Allahyari.
Ha espresso la speranza che si possano ottenere ulteriori finanziamenti, forniti dal governo, per proseguire questi essenziali sforzi di restauro. Nel corso delle sue osservazioni, il funzionario ha affermato che una delle sfide persistenti affrontate dal ponte è il vandalismo, compresi i graffiti sui mattoni e i danni alle porte del livello inferiore.
Allahyari ha evidenziato l’elevato traffico pedonale di passanti sul Si-o-Se Pol, che collega i siti storici su entrambi i lati del fiume Zayandeh, rendendolo più suscettibile ai danni rispetto ad altri ponti storici della città, come il ponte Khaju.
Si-o-Se Pol, rinomato come il ponte storico più lungo di Isfahan e la più grande struttura sull’acqua in Iran, è celebrato per i suoi 33 archi che formano il primo livello. Il secondo livello presenta una passerella pedonale fiancheggiata da muri e portici, alcuni dei quali si aprono sul paesaggio circostante.
Isfahan è rinomata non solo per l’abbondanza di grandi ponti storici, ma anche per il suo “fiume vivificante”, lo Zayandeh-Rood, che da tempo conferisce alla città una bellezza e una fertilità originali.
Ricca di storia, un tempo era un crocevia del commercio internazionale e della diplomazia in Iran e ora è una delle principali destinazioni turistiche del Paese. L’antica città abbraccia molte meraviglie architettoniche, come edifici islamici senza eguali, musei, giardini persiani e viali alberati.
È interessante notare che Isfahan è soprannominata Nesf-e-Jahan, che si traduce in “metà del mondo”, il che significa che vederla è rilevante per vedere metà del mondo. Nel suo periodo di massimo splendore, era anche una delle città più grandi della regione, con una popolazione di quasi un milione.
di Redazione