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Irgc: nuovo drone suicida gioiello della guerra terrestre

Iran – Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc) ha prodotto un nuovo drone suicida che dovrebbe aumentare considerevolmente le capacità di combattimento delle sue truppe di terra.

Il nuovo drone suicida, il cui nome non è stato ancora reso pubblico, è classificato come munizione vagante. Il veicolo aereo senza pilota iraniano assomiglia al drone Zala Lancet di fabbricazione russa. L’arma è ampiamente utilizzata per operazioni di controimboscata. Dotate di sistemi elettro-ottici e di una testata incorporata, le munizioni vaganti sono ampiamente utilizzate nella guerra di terra. Tali droni si aggirano intorno a un’area specifica finché non viene individuato un bersaglio.

Il drone ha un’autonomia di volo compresa tra 30 e 60 minuti e può trasportare un carico utile compreso tra 3 e 6 chilogrammi entro un raggio di 40 chilometri.

Considerate le loro ridotte dimensioni, le munizioni vaganti possono essere trasportate dalle truppe di terra ed essere impiegate in varie operazioni. Le forze di terra dell’Irgc e il Ministero della Difesa iraniano hanno già sviluppato le munizioni vagabonde Meraj-521 e Sina.

Negli ultimi anni l’Irgc ha fatto grandi investimenti nello sviluppo di munizioni vaganti. Una serie di droni suicidi avanzati, come Shahed-131 e Shahed-136, sono stati impiegati in varie esercitazioni di guerra in tutto l’Iran.

di Redazione

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