La forza navale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc) ha presentato una nuova città missilistica. Nel corso di una cerimonia avvenuta lunedì alla quale hanno partecipato il comandante dell’Irgc, il maggiore generale Hossein Salami, il comandante della marina dell’Irgc, contrammiraglio Tangsiri, e una serie di comandanti militari di rango, è stata svelata una nuova città missilistica.
Indicando i vari tipi di missili altamente distruttivi e di precisione della base, il comandante dell’Irgc ha aggiunto: “Questi missili con centinaia di chilometri di raggio sono in grado di battere l’equipaggiamento di guerra elettronica del nemico”.
Salami ha ribadito che: “Se i nemici arroganti e diabolici dell’Iran avranno volontà di attaccarci, i coraggiosi giovani del Paese la stroncheranno sul nascere. I missili della Marina dell’Irgc sono tra i missili più avanzati al mondo nel campo dei missili costa-mare, superficie-superficie, aria-mare e mare-aria.
Il maggiore generale Hossein Salami ha avvertito i nemici dell’Iran di non commettere il minimo errore nella regione del Golfo Persico, aggiungendo che la Marina è completamente pronta a difendere il Paese. “Il nemico dovrebbe stare attento ai suoi errori di calcolo nella regione. Le forze iraniane hanno già mostrato la loro potenza al nemico”, ha dichiarato il generale Salami.
Marina Irgc in grado di lanciare missili di precisione dal sottosuolo
La base è dotata di diversi sistemi e missili balistici e da crociera che hanno portate diverse. I nuovi sistemi e attrezzature rendono la Marina dell’Irgc in grado di lanciare missili di precisione dal sottosuolo, lanciare mine navali con diverse distanze, sparare a 360 gradi, affrontare la guerra elettronica e aumentare la portata e la potenza di distruzione nelle operazioni.
Tutti i sistemi menzionati sono stati prodotti da esperti iraniani del Ministero della Difesa, società basate sulla conoscenza e centri di ricerca dell’Irgc. Uno dei sistemi missilistici appena svelati ha la capacità di cambiare il bersaglio dopo il lancio del missile.
di Redazione
