Irgc evidenzia ruolo dell’Iran negli sviluppi regionali
Il comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran (Irgc), generale Mohammad Ali Jafari, ha dichiarato che il ruolo costruttivo dell’Iran negli sviluppi regionali e nelle vittorie dell’Asse della Resistenza islamica, dimostrano i continui risultati della Rivoluzione Islamica.
“La decisiva sconfitta di Daesh e il crollo del loro auto-proclamato califfato in Siria e in Iraq, il seguente graduale allontanamento dei terroristi dalle città e anche la trama sventata di un referendum sull’indipendenza nel Kurdistan iracheno, grazie al giusto e tempestivo sostegno della Repubblica islamica dell’Iran e all’astuzia dei governi e delle nazioni dei due Paesi arabi, hanno posto sotto gli occhi di tutti la continuazione delle vittorie della Rivoluzione Islamica e della comunità islamica nonostante le condizioni molto delicate e critiche di oggi”, ha dichiarato mercoledì scorso il maggiore generale Mohammad Ali Jafari durante un incontro con i comandanti e lo staff dell’Irgc in occasione del nuovo anno iraniano (iniziato il 21 marzo).
Il generale iraniano ha aggiunto che il precedente anno iraniano del 1396 (marzo 2017-marzo 2018) è stato un anno di trionfo per la Rivoluzione Islamica e la dimostrazione della perspicacia del popolo iraniano e del potere della Repubblica Islamica.
I militanti di Daesh hanno fatto rapidi progressi nell’Iraq settentrionale e occidentale durante l’estate 2014, dopo aver catturato vaste aree della Siria. Solo il tempestivo sostegno dell’Iran ha aiutato i due Paesi arabi a combattere Daesh.
Nel novembre 2017, i terroristi di Daesh sono stati spazzati via dalla loro ultima roccaforte in Al-Bukamal in Siria. La liberazione della città ha segnato la fine dell’autoproclamato califfato del gruppo che aveva dichiarato tre anni prima.
L’Iran ha anche svolto un ruolo importante nel persuadere la Regione del Kurdistan iracheno (Krg) a cancellare il risultato del referendum sull’indipendenza, svoltosi nella regione lo scorso settembre e rimanere fedele all’unità e all’integrità territoriale dell’Iraq.
di Redazione