CulturaMedio Oriente

Iran, la guerra mediatica non oscura la bellezza

L’Iran rimane ancora oggi un Paese “sconosciuto” a molti potenziali viaggiatori a causa della propaganda mediatica occidentale. Negli ultimi anni, l’industria del turismo iraniano ha sofferto anche per le conseguenze legate alla pandemia.

Secondo i dati compilati dal ministero del Turismo, l’attività turistica nel Paese era in crescita prima dell’epidemia di corona. Le sue entrate hanno raggiunto 11,7 miliardi di dollari nel 2019, che rappresentavano il 2,8% del Pil, avvicinandosi alla quota media del turismo nel Pil mondiale, che era del 3,2 per cento. Circa 8,7 milioni di cittadini stranieri hanno visitato l’Iran durante l’anno iraniano (1398) e l’Iran è stato classificato come il secondo Paese in più rapida crescita nel turismo sulla base dei dati compilati dall’Organizzazione mondiale del turismo.

Iran attende un boom turistico

Gli esperti si aspettano che l’Iran raggiunga un boom turistico dopo la fine del coronavirus. La Repubblica Islamica dell’Iran si aspetta di raccogliere una manna dai suoi numerosi luoghi turistici come bazar, musei, moschee, ponti, stabilimenti balneari, madrase, mausolei, chiese, torri e palazzi, di cui 26 sono iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Nell’ambito del Tourism Vision Plan 2025, l’Iran mira ad aumentare il numero di arrivi di turisti da 4,8 milioni nel 2014 a 20 milioni nel 2025.

L’antico Iran, noto anche come Persia, è una regione storica dell’Asia sudoccidentale che coincide solo approssimativamente con l’Iran moderno. Il termine Persia è stato usato per secoli, principalmente in Occidente, per designare quelle regioni in cui predominava la lingua e la cultura persiana, ma più correttamente si riferisce a una regione dell’Iran meridionale precedentemente nota come Persis, in alternativa come Pars o Parsa, moderno Fars. 

Parsa era il nome di un popolo nomade indoeuropeo che emigrò nella regione intorno al 1000 a.C. La prima menzione di Parsa si trova negli annali di Shalmanesar II, un re assiro, nell’844 a.C. 

Durante il dominio della dinastia achemenide persiana (559–330 aC), gli antichi greci incontrarono per la prima volta gli abitanti di Persis sull’altopiano iraniano, quando gli Achemenidi, originari di Persis, stavano espandendo la loro sfera politica. Gli Achemenidi furono la dinastia dominante durante la storia greca fino al tempo di Alessandro Magno. L’uso del nome Persia fu gradualmente esteso dai Greci e da altri popoli per applicarlo all’intero altopiano iraniano.

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di Redazione

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