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Iraq, ventimila bambini intrappolati a Fallujah

di Redazione

Almeno 20mila bambini sono in pericolo nella città irachena di Fallujah, a riferirlo il Fondo di Emergenza per l’Infanzia internazionale delle Nazioni Unite (Unicef).

Fallujah è una città a maggioranza sunnita nella provincia irachena dell’Anbar, teatro in questi giorni di violente battaglie tra i gruppi terroristici da una parte, e l’esercito iracheno e le milizie di Hashd al-Shaabi dall’altra, che stanno per liberarla dall’assedio dell’Isis. Secondo i rapporti, cibo e medicinali si stanno esaurendo e l’acqua pulita scarseggia.

I bambini, oltre ad affrontare la carestia, si trovano di fronte anche al rischio di un reclutamento forzato da parte dei terroristi. I bambini vengono costretti a trasportare e utilizzare armi, e li fanno combattere come gli adulti”, riporta il comunicato dell’Unicef.

Falluja è diventata una roccaforte dell’Isis nel 2014. Il 22 maggio scorso, il governo iracheno ha schierato almeno 20mila soldati per combattere gli estremisti, consigliando ai residenti di lasciare la città prima possibile. Recenti notizie di stampa riferiscono che i miliziani dell’Isis hanno iniziato ad uccidere i residenti che tentano di lasciare la città.

Il 28 maggio, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) ha ricevuto rapporti su pesanti bombardamenti da parte dei terroristi su Fallujah, con centinaia di famiglie che sono state utilizzate come scudi umani dai mercenari dell’Isis.

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