Iraq, i terroristi del Mko saranno espulsi dal Paese
di Redazione
L’Iraq espellerà prossimamente i restanti membri del gruppo terroristico Mojahedin-e Khalq Organization (Mko) dal suo territorio.
L’Ambasciatore iraniano a Baghdad, Hassan Danaeifar ha dichiarato giorni fa che il governo iracheno ha finora espulso il 65 per cento dei terroristi del Mko e il restante sarà deportato entro 45 giorni.
“Da anni, il governo iracheno ha cercato di espellere i membri del Mko dal suo territorio, ma questo processo è stato ritardato a causa delle pressioni da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati nella regione”, ha aggiunto Danaeifar.
La storia dei terroristi del Mko è costellata di omicidi e attentati contro civili e funzionari iraniani in seguito alla rivoluzione islamica del 1979. Molti leader iraniani sono stati assassinati nei primi anni post rivoluzione, tra cui l’allora presidente Mohammad Ali Rajayee, il primo ministro Mohammad Javad Bahonar e l’Amministratore Giudiziario, Mohammad Hossein Beheshti rimasti uccisi nel 1981 in attentati dinamitardi compiuti dai membri del Mko.
Il gruppo è fuggito in Iraq nel 1986, dove è stato protetto da Saddam Hussein ed ha sostenuto il dittatore iracheno nel sopprimere le comunità sciite e curde. Il gruppo terroristico si è unito all’esercito di Saddam durante la guerra imposta sostenuta dagli Usa contro l’Iran (1980-1988), ed ha stato responsabile dell’uccisione di migliaia di civili e soldati iraniani durante la guerra. Dei circa 17mila iraniani uccisi in attacchi terroristici compiuti dopo la vittoria della rivoluzione islamica, circa 12mila sono caduti vittima degli attentati terroristici del Mko.
Nel settembre 2012, gli ultimi gruppi di terroristi del Mko hanno lasciato Campo Ashraf e sono stati trasferiti a Camp Liberty vicino all’aeroporto di Baghdad.