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Iraq: non si ferma la campagna di terrore

di Pietro Spitaleri

Un attentatore suicida ha ucciso oggi 13 persone in una moschea sciita nel centro di Baghdad, mentre altri attacchi in diverse zone dell’Iraq hanno provocato quattro morti, a conferma di una costante escalation di violenza che sta investendo negli ultimi mesi il Paese asiatico, avendo come principale obiettivo la comunità sciita.

L’attentatore suicida si è fatto esplodere questa mattina all’ingresso della moschea sciita nel quartiere di Shorja a Baghdad, nel momento in cui i fedeli stavano eseguendo le abluzioni prima della preghiera di mezzogiorno.

Altre 28 persone sono rimaste ferite nell’esplosione alla Abu al-Timan Husseiniyah, riferiscono fonti della sicurezza. Attentati hanno colpito anche i quartieri sciiti di Sadr City e Dura sempre a Baghdad, provocando la morte di due persone. Attacchi terroristici si sono verificati anche nella città settentrionale di Mosul, con un bilancio di altre due vittime. Non sembra volersi arrestare la campagna di terrore orchestrata e finanziata da Paesi stranieri filo-occidentali.

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