PalestinaPrimo Piano

Iraq. Non si ferma la campagna di terrore

di Giovanni Sorbello

La nuova ondata di violenza e di terrore continua a far scorrere fiumi di sangue in tutto l’Iraq. Secondo fonti della polizia irachena, questa mattina una bomba è esplosa a Muthanna in un edificio utilizzato dall’esercito iracheno, ad ovest della capitale Baghdad. L’attentato ha provocato 13 morti e oltre 30 feriti.

Le vittime sarebbero reclute che stavano registrando i loro nomi per arruolarsi nelle forze governative, impegnate in questi giorni a combattere i miliziani di al-Qaeda nella provincia di al-Anbar.

Al momento nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, ma le autorità irachene dichiarano che i principali sospettati sono i miliziani di al-Qaeda.

Le violenze ad al-Anbar sono scoppiate il 30 dicembre 2013, quando l’esercito ha rimosso un campo di protesta anti-governativa nella città di Ramadi. Le autorità irachene affermano che il campo è stato utilizzato come quartier generale per la leadership di al-Qaeda. Gli attacchi si sono diffusi anche nella vicina città di Fallujah, caduta nelle mani dei terroristi.

Il primo ministro iracheno Nouri al-Maliki ha invitato la gente di Fallujah ad espellere i terroristi dalla città. Da sottolineare che le verie tribù e clan sia sunniti che sciiti della provincia di al-Anbar, si sono schierati al fianco dell’esercito iracheno per cacciare i miliziani di al Qaeda.

Mostra altro

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi