Palestina

Israele detiene oltre mille palestinesi senza accusa

Israele sta trattenendo oltre mille detenuti palestinesi senza accusa né processo, il numero più alto dal 2003, afferma un gruppo israeliano per i diritti umani. La controversa tattica è nota come “detenzione amministrativa”. I palestinesi e i gruppi per i diritti affermano che il sistema è ampiamente abusato e nega il giusto processo, con la natura segreta delle prove che rende impossibile ai detenuti o ai loro avvocati montare una difesa.

HaMoked, un gruppo israeliano per i diritti che raccoglie regolarmente dati dalle autorità carcerarie, ha affermato che ad aprile c’erano 1.016 detenuti detenuti. Quasi tutti sono palestinesi detenuti ai sensi della legge militare, poiché la cosiddetta detenzione amministrativa è usata molto raramente contro gli ebrei.

“Non si sa quando finirà l’incubo”, ha detto Manal Abu Bakr, 48 anni, a Dheisheh, un campo profughi vicino alla città di Betlemme, in Cisgiordania. Suo figlio Mohammed, 28 anni, ha perso i suoi quattro anni di college a causa della detenzione amministrativa. Suo marito, Nidal, giornalista e conduttore radiofonico, resta in custodia. Ha trascorso 17 anni dietro le sbarre negli ultimi trent’anni, più della metà dei quali senza accusa, secondo il Palestine Prisoners’ Club.

HaMoked afferma che 2.416 palestinesi stanno scontando condanne dopo essere stati condannati dai tribunali militari di Israele. Altri 1.409 detenuti sono in attesa di processo o sono attualmente sotto processo.

La repressione di Israele contro i palestinesi in Cisgiordania

“I numeri sono scioccanti”, ha dichiarato Jessica Montell, direttrice di HaMoked. “Non ci sono restrizioni sull’uso di quella che dovrebbe essere una rara eccezione. Sta diventando sempre più facile per loro trattenere le persone senza accusa né processo”.

Una diffusa repressione militare contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata ha contribuito ad alimentare il forte aumento delle detenzioni. La campagna di raid del regime di occupazione nelle città e nei villaggi palestinesi ha portato all’arresto di oltre 2.400 palestinesi dal marzo 2022. 

L’agenzia di spionaggio dello Shin Bet non ha risposto immediatamente alle richieste di commento sugli ultimi dati sulla detenzione. Residenti e critici palestinesi affermano che l’operazione non fa che alimentare ulteriormente il ciclo di spargimenti di sangue, poiché le incursioni innescano proteste e scontri a fuoco con i combattenti della Resistenza palestinese.

di Redazione

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