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Iraq: diritti speciali per i profughi palestinesi

di Carolina Ambrosio

A pochi giorni delle elezioni politiche in Israele, che hanno visto vincitore nuovamente Benjamin Netanyahu e il Likud, i palestinesi che si apprestano ad un probabile inasprimento dell’occupazione israeliana, guadagnano diritti in altre terre ma non nella loro.

Le dichiarazioni di Netanyahu secondo cui se avesse vinto, non ci sarebbe stato mai più uno Stato palestinese, e le quotidiane sofferenze degli occupati e rifugiati palestinesi hanno prodotto effetti in un’altra nazione, l’Iraq, anch’essa devastata da conflitti, ma non nelle potenze occidentali e nemmeno nelle organizzazioni internazionali.

La corte suprema dell’Iraq ha deciso, infatti, di garantire diritti speciali ai rifugiati palestinesi in Iraq, al pari dei diritti di cui godono gli stessi iracheni. Ai palestinesi saranno garantite le procedure amministrative e affini ma non potranno ottenere la cittadinanza irachena.

E’ un passo importantissimo nell’ottica della politica internazionale. L’ambasciatore palestinese in Iraq ha ovviamente accolto la decisione che, secondo lui, contribuirà ad alleggerire il peso delle sofferenze che i palestinesi stanno sopportando e, inoltre, li aiuterà a migliorare le condizioni di vita, restando umani.

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