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Iran, il turismo è pronto a ripartire

L’Iran sta valutando la riapertura delle frontiere ai vacanzieri stranieri poiché il suo nuovo ministro del Turismo ha affermato che il governo eliminerà presto le restrizioni sui visti.

Mesi di forte recessione hanno preso il sopravvento. Molti addetti ai lavori, albergatori e tour operator hanno dovuto affrontare grandi dilemmi come bancarotta, disoccupazione, debiti e prospettive di non essere competitivi a livello internazionale.

Ora hanno buoni motivi di speranza poiché il ministro dei Beni Culturali, del Turismo e dell’Artigianato, Ezzatollah Zarghami, ha annunciato il 19 settembre che il Paese prevede di revocare le restrizioni sui visti per aiutare l’industria del turismo gravemente colpita.

Zarghami ha fatto queste osservazioni a seguito delle sue conversazioni con il presidente Seyyed Ebrahim Raisi, tuttavia, il ministro non ha specificato la data in cui tali regolamenti sarebbero stati aboliti. Alcune fonti affermano che i viaggiatori vaccinati sarebbero accolti in base ai regolamenti aggiornati.

In Iran, il numero di persone risultate positive al Covid-19 continua a diminuire, frenando una ostinata quinta ondata della pandemia. Al 22 settembre, la cifra dei decessi è scesa al di sotto dei 300 poiché il governo ha dedicato un grande sforzo per vaccinare i cittadini contro il virus.

“Il turismo del Paese stava crescendo prima dell’epidemia, le sue entrate hanno raggiunto 11,7 miliardi di dollari nel 2019, che rappresentano il 2,8% del Pil, avvicinandosi alla quota media del turismo nel Pil mondiale, che è del 3,2 percento”, ha dichiarato Mounesan.

Iran, turismo in rapida crescita

Il ministro ha aggiunto che 8,7 milioni di cittadini stranieri hanno visitato l’Iran durante lo scorso anno, aggiungendo che l’Iran è stato classificato come il secondo Paese in più rapida crescita nel turismo in base ai dati compilati dall’Organizzazione mondiale del turismo.

Finora, gruppi di esperti di viaggi hanno tracciato nuove strategie di marketing sperando che il settore si rimetta ancora una volta in piedi. All’inizio di quest’anno, il capo dell’Associazione dei tour operator iraniani, Ebrahim Pourfaraj, ha chiesto al governo di rilasciare visti turistici per i richiedenti internazionali che sono stati completamente vaccinati contro il Covid-19. “Il Ministero della Salute e il quartier generale nazionale per il controllo del coronavirus possono almeno concordare sul fatto che i turisti internazionali che hanno ricevuto la seconda dose di vaccino contro il coronavirus possano entrare in Iran”.

L’Iran è potenzialmente una destinazione in forte espansione per i viaggiatori alla ricerca di attrazioni culturali, scenari mozzafiato e numerosi siti registrati dall’Unesco. Nell’ambito del Piano di visione del turismo 2025, l’Iran mira ad aumentare il numero di arrivi turistici da 4,8 milioni nel 2014 a 20 milioni nel 2025.

Anche prima della pandemia, il turismo iraniano era già alle prese con alcune sfide, oltre a quella legata alla “propaganda mediatica” occidentale volta a spaventare i potenziali viaggiatori. Alcuni esperti ritengono che l’Iran sia ancora in qualche modo “sconosciuto” per molti potenziali viaggiatori a causa di tale “guerra mediatica”.

di Redazione

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