Iran, sventata nuova “rivolta” orchestrata dall’Occidente
A pochi giorni dall’anniversario della morte di Mahsa Amini, le Forze di sicurezza dell’Iran hanno sequestrato un grande arsenale di armi, destinato a fomentare nuove “rivolte” nel Paese. La base Hamzeh Seyed Al-Shohada dell’Irgc a Urmia, nell’Azerbaigian occidentale, ha annunciato in un comunicato di aver sequestrato un grosso carico di armi e munizioni ai confini nordoccidentali.
Secondo la dichiarazione della base Hamzeh Seyed Al-Shohada dell’Irgc, la spedizione conteneva armi di diverse dimensioni come pistole e fucili insieme alle relative munizioni e anche machete che avrebbero dovuto essere utilizzati per fomentare violenze nell’anniversario delle “rivolte” istigate dall’estero lo scorso anno.
La dichiarazione rilasciata mercoledì, riporta che la spedizione è stata identificata e confiscata al confine condiviso prima che entrasse in Iran.
“Questa spedizione conteneva più di 18mila manganelli, quasi 53mila tipi di armi da elettroshock e più di 54mila diversi tipi di machete e coltelli, che sono considerati armi molto pericolose che possono essere utilizzate negli scontri”, ha affermato il generale di brigata Pourjamshidian.
Il generale iraniano ha affermato che il carico è stato sequestrato grazie alla cooperazione e al coordinamento di diverse forze di sicurezza iraniane tra cui l’Irgc, le forze dell’ordine e le forze di intelligence. Il comandante ha inoltre affermato che la spedizione è stata la più grande del suo genere scoperta dopo le “rivolte” dell’anno scorso.
di Redazione