Iran risponde al Corriere della Sera
L’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran in Italia risponde all’articolo pubblicato dal “Corriere della Sera” il 15 novembre 2022.
Egregio Direttore del “Corriere della Sera”
nell’edizione del 15 novembre 2022 è stato pubblicato l’articolo intitolato “Iran, la violenza del regime contro i minorenni” a firma di Greta Privitera, (https://www.corriere.it/esteri/22_novembre_15/iran-regime-contro-minorenni-111b79fa-64ca- 11ed-afef-649581263307.shtml) contenente false asserzioni nei confronti della Repubblica Islamica dell’Iran, il cui contenuto viene contestato da questa Ambasciata. L’articolo in questione è basato totalmente su notizie e statistiche infondate e questa Ambasciata chiede la pubblicazione di questa risposta sul prossimo numero di codesto quotidiano in ottemperanza alla legge sulla stampa n. 47 dell’8.2.1948, art. 8.
I giovani iraniani hanno svolto il ruolo più importante nella ricostruzione del Paese dopo la fine della guerra imposta, nonostante le pesanti minacce e sanzioni degli Stati Uniti e dell’Occidente tutto. I giovani hanno reso l’Iran autosufficiente in molti campi e promosso la posizione scientifica e tecnologica del Paese come uno dei primi dieci nel mondo.
Più della metà della popolazione iraniana è costituita da giovani, con più di 16 milioni di studenti che rappresentano la vera forza trainante dello sviluppo economico e sociale del Paese.
Repubblica Islamica dell’Iran si è costituita con il consenso del popolo
I giovani della generazione Z in Iran sono ora i pionieri della scienza e della tecnologia e con i molti e meritati riconoscimenti conquistati saranno domani i futuri scienziati del Paese. Contrariamente all’impressione che purtroppo è stata data sui recenti disordini dai media stranieri, compresi quelli italiani, meno di mezzo punto percentuale degli 85 milioni di abitanti dell’Iran è stato coinvolto in questi disordini. Purtroppo, molti di loro sono stati influenzati dalle false notizie che circolano sui social e incitati da elementi stranieri, e dai milioni di dollari investiti dai servizi di sicurezza di Paesi nemici dell’Iran. Mercenari e agenti stranieri hanno pianificato azioni di sabotaggio nel nostro Paese, supportati dalle enormi risorse finanziarie e di armi che i nemici dell’Iran, in particolare Stati Uniti e regime sionista mettono a disposizione.
Uno dei progetti purtroppo realizzato, è stato l’attacco terroristico al santuario sacro di Shah e Cheragh a Shiraz (migliaia di armi di ogni tipo e decine di migliaia di proiettili di armi da guerra sono stati finora scoperti e confiscati). I bambini assassinati nell’attacco terroristico nel santuario di Shah e Cheragh hanno ricevuto la stessa attenzione di codesto giornale? L’auspicio è che l’autrice dell’articolo in questione non consideri con parzialità questi bambini reali e il bambino forse ucciso, a cui fa riferimento nel suo articolo.
In conclusione, si ricorda che la Repubblica Islamica dell’Iran si è costituita con il consenso del popolo, in particolare dei giovani, e avanzerà nel suo processo di sviluppo, nonostante le sanzioni e le pressioni di America e Occidente, avvalendosi delle capacità scientifiche e tecniche delle sue giovani generazioni.