Iran riacquista il diritto di voto all’Onu
L’ambasciatore iraniano e rappresentante permanente presso le Nazioni Unite, Majid Takht Ravanchi, ha affermato domenica che la Repubblica Islamica dell’Iran ha riacquistato il diritto di voto alle Nazioni Unite. Ha confermato che le quote di adesione differite dell’Iran alle Nazioni Unite sono state pagate e che il diritto di voto sospeso dell’Iran dovrebbe riprendere oggi. Le quote non pagate sono state pagate dalla Corea del Sud dai fondi congelati dell’Iran nel Paese.
Iran e Corea del Sud si sono consultate su un possibile utilizzo dei fondi di Teheran congelati sotto le sanzioni statunitensi per pagare le quote di adesione alle Nazioni Unite, ha riferito l’agenzia di stampa Yonhap.
“Il nostro governo è in consultazione con il governo iraniano al riguardo ed è in consultazioni correlate anche con gli Stati Uniti e le Nazioni Unite”, ha riportato il notiziario, citando una fonte anonima del governo sudcoreano.
Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha informato il presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Abdulla Shahid, che undici Paesi, inclusa la Repubblica Islamica, hanno perso il diritto di voto alle Nazioni Unite a causa di quote non pagate.
Il segretario generale ha ricordato che Iran, Sudan, Venezuela, Antigua e Barbuda, Guinea, Congo e Papua Nuova Guinea sono tra gli Stati che hanno perso il diritto di voto.
L’Iran ha più di sette miliardi di dollari di fondi per le spedizioni di petrolio congelate in due banche sudcoreane – la Industrial Bank of Korea e la Woori Bank – a causa delle sanzioni statunitensi.
di Redazione