Iran produce kit per Covid-19 con precisione del 98%
Iran – Il ministero della Difesa iraniano ha svelato una nuova generazione di kit per test in grado di rilevare in tre ore il Covid-19 con elevata precisione. Nella cerimonia di inaugurazione tenutasi ieri a Teheran, il generale di brigata Amiri, rappresentante del ministero, ha indicato l’accuratezza del 98% di questo nuovo kit. Questi risultati sono stati confermati anche dal Ministero della Salute.
Il generale ha dichiarato che il kit è prodotto interamente in patria, il che significa che la sua produzione di massa, che è già stata avviata, continuerà con maggiore velocità per soddisfare le esigenze delle forze armate iraniane, del settore medico e persino per essere esportata in altri Paesi se necessario. Amiri ha aggiunto che questa è la seconda generazione di kit di test prodotti nelle industrie della Difesa dopo la prima prodotta quasi un mese fa.
Il ministero della Difesa iraniano ha iniziato la produzione in serie di maschere per il viso, disinfettanti e indumenti protettivi sin dai primi giorni dello scoppio dell’epidemia in Iran. Il ministero della Difesa ha anche prodotto telecamere termiche avanzate da utilizzare come strumento di screening in luoghi affollati.
Secondo il Ministero della Sanità iraniano, 38.309 persone sono risultati finora positivi al Covid-19 in tutto il Paese. Quasi 13mila pazienti si sono ripresi mentre il bilancio delle vittime è salito a 2.757.
In Iran 58 milioni di cittadini controllati
Hamidreza Jamshidi, responsabile del quartier generale nazionale iraniano per la lotta contro il coronavirus, ha affermato ai media iraniani che sono state sottoposte a screening 58 milioni di persone per i nuovi sintomi da coronavirus. Gli esami sono stati effettuati da specialisti iraniani sotto la supervisione del quartier generale per la lotta contro il Covid-19, riferisce l’agenzia stampa Tasnim.
Questa imponente campagna di controlli fa parte delle misure che Teheran sta adottando per frenare la diffusione del nuovo virus in tutto il Paese. I dati pubblicati rappresentano oltre il 60 percento della popolazione dell’Iran (82 milioni), riporta Press Tv.
L’Iran non è stato in grado di avviare immediatamente test rapidi per il coronavirus a seguito dei casi sospetti nel Paese, a causa delle sanzioni da parte degli Stati Uniti che vietano l’accesso ai kit per i test e alle importazioni di farmaci.
La Cina, tuttavia, è venuta in soccorso dell’Iran e ha inviato oltre al personale medico specializzato, kit di test per coronavirus e medicine tradizionali per curare i pazienti. Il governo di Pechino ha inviato anche camici e mascherine per sostenere gli sforzi dell’Iran nel contenere la diffusione del virus. Aiuti all’Iran sono arrivati anche dall’Organizzazione mondiale della sanità che ha inviato diversi carichi di kit per test sul coronavirus.
di Yahya Sorbello