Habilian Association, una Ong iraniana per i diritti umani che conduce studi sulle vittime del terrorismo in Iran, ha pubblicato il suo primo rapporto annuale sul terrorismo nel Paese.
“Il rapporto copre le attività terroristiche e le misure antiterrorismo in Iran tra marzo 2019 e aprile 2020. Il primo rapporto annuale sul terrorismo in Iran fornisce al pubblico informazioni sulle operazioni dei gruppi terroristici contro obiettivi iraniani in ordine cronologico. Secondo questo rapporto, tra marzo 2019 e aprile 2020, 35 cittadini iraniani sono stati assassinati da gruppi terroristici sia all’interno che all’esterno del Paese”, riporta una dichiarazione dell’associazione rilasciata mercoledì.
Habilian è stata fondata nel 2005 per monitorare i gruppi terroristici e le loro attività in Iran. Si descrive come un “rappresentante delle famiglie delle vittime iraniane del terrorismo”.
Mohammad Javad Hasheminejad, il capo dell’associazione, è il figlio del defunto Ayatollah Hasheminejad, una figura politica chiave e un eminente studioso in Iran all’inizio degli anni ’80, assassinato in un’operazione suicida da un membro dell’organizzazione terrorista Mujahedin e-Khalq.
Il rapporto di 39 pagine, diretto da Reza Alghurabi, fornisce informazioni dettagliate sulle vittime del terrorismo in Iran e su come sono state prese di mira dai gruppi terroristici in tutto il Paese.
Citando i risultati della ricerca, Habilian riferisce che dalla vittoria della Rivoluzione Islamica nel 1979, più di 17mila cittadini iraniani sono stati uccisi da gruppi terroristici, di cui 12mila sono stati assassinati dal gruppo terroristico Mojahedin-e Khalq.
di Redazione
