Cultura

Il Kazakhstan mostra le sue bellezze

di Redazione

Con l’avvento della primavera il Kazakhstan si avvicina sempre più all’Italia. Dal 21 al 24 marzo la Casa del Cinema di Roma, (Largo Marcello Mastroianni 1), ospiterà la rassegna “Il Cielo della mia Infanzia”. Una tre giorni dedicata al cinema e alla cultura kazaka.

Giovedì 21 marzo alle 10.30 l’apertura dell’evento con la conferenza stampa. Presenti: Andrian Yelemessov,  Ambasciatore del Kazakhstan in Italia; Amanshayev Yermek, presidente della KazakhFilm; Akbarov Maxim, attore e  produttore; Ikhtymbayev Nurzhuman, attore in “Il cielo della mia infanzia”; Yerbolat Toguzakov, attore in “Tale of a Pink Hare”; Aliya Telebarissova, attrice in “Myn Bala: i guerrieri della steppa”; Yerbolat Toguzakov, attore nel film ”Shal” ed altre star del cinema kazako.

La Kazakhfilm, con sede ad Almaty, ha una storia che parte sin dai tempi di Stalin. Nasce nel 1934 e fu proprio lui negli anni ’40 a trasferire i grandi colossal del cinema russo da Mosca ad Almaty, per evitare di perderli sotto i bombardamenti dei nazisti.

Recentemente sono state portate avanti numerose collaborazioni con la Francia e con altri paesi occidentali. Proprio negli ultimi sei mesi il successo del cinema kazako è stato esponenziale.

Con “Harmony Lessons” hanno vinto il Leone d’argento a Berlino, e  “Aspettando il Mare” è stato il film di apertura alla settima Mostra del Cinema di Roma.

Questa rassegna sarà l’occasione per confrontarsi e scoprire ancora di più il mercato cinematografico di questo paese. Negli ultimi dieci anni c’è stato un aumento della produzione di film. Si è passati da 2 – 3 film  fino ai 22 del 2011.

Saranno proiettati, per la prima volta in Italia, sette pellicole che raccontano la storia del Kazakhstan.

L’apertura sarà dedicata al “Il Cielo della mia Infanzia”, da cui è tratto il titolo dell’evento.

Una produzione del 2011 che racconta la storia del presidente Nursultan Nazarbayev, eletto capo della Repubblica del Kazakhstan dopo la disgregazione con l’Unione Sovietica.

“Myn Bala: i guerrieri della steppa” (2012), candidato all’Oscar per il Kazakhstan sarà il secondo film proiettato. Un racconto ambientato nel XVIII secolo che racconta una sanguinosa guerra.

Kiz Zhibek (1970) è invece il più storico della rassegna. Questa pellicola è stata premiata dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità. Riconoscimento di primaria importanza per tutto il paese.

Questa pellicola racconta la leggenda popolare poetica “Kiz zhibek”, che narra la storia passata del popolo kazako.

Altri film proiettati: Racconto del Coniglio Rosa (2010), Shal (2012), L’Amore Virtuale (2012) e Ansci Bala (2012).

Non solo cinema perché all’interno di Villa Borghese ci sarà una mostra fotografica e libraria e l’esposizione di Artigianato Nazionale kazako. Un modo nuovo per avvicinare l’Italia ad un paese che geograficamente è lontano ma che vuole sempre più avvicinarsi a noi.

L’evento nasce con la consapevolezza di avvicinare le famiglie alle nuove culture e per questo ci saranno attività per bambini alla casina Raffaello, adiacente alla Casa del Cinema.

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