Iran, Onu in silenzio davanti ai crimini contro i civili
Iran – In diversi conflitti (ex Jugoslavia, Yemen, Palestina, Ruanda) l’atteggiamento passivo e silenzioso delle Nazioni Unite ha destato una profonda indignazione tra l’opinione pubblica internazionale.
L’ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite ha affermato che vi sono numerosi casi di crimini contro civili nei quali il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è rimasto in silenzio, compreso il massacro di donne e bambini nello Yemen e in Palestina. Rivolgendosi ad un dibattito aperto dal Consiglio di sicurezza sulla “protezione dei civili nei conflitti armati” a New York, Majid Takht Ravanchi ha affermato che per proteggere i civili nei conflitti militari è necessario evitare considerazioni politiche nel trattare con loro. Ha aggiunto che ci sono numerosi casi di crimini contro civili in conflitti armati sui quali le Nazioni Unite, in particolare il Consiglio di sicurezza, hanno taciuto.
Il diplomatico iraniano ha inoltre fatto riferimento agli attacchi aerei statunitensi in Afghanistan e agli attacchi aerei sauditi nello Yemen come esempi dei casi che hanno provocato morti e feriti di un gran numero di civili, tra cui donne e bambini.
Majid Takht Ravanchi ha anche sottolineato la morte di oltre 280 persone e il ferimento di oltre 32mila dimostranti di Gaza da parte delle forze israeliane nell’ultimo anno, affermando che il silenzio del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è stata l’unica risposta a questi crimini.
di Redazione