Iran, Occidente persiste nel sostegno ai gruppi terroristici
Iran – Per decenni, Stati Uniti e diversi Paesi europei hanno sostenuto gruppi terroristici anti-iraniani. L’entità del sostegno occidentale a decine di organizzazioni terroristiche, responsabili della tragica morte di oltre 23mila iraniani dal 1979, è davvero sconcertante. Nonostante questi gruppi siano fuggiti dall’Iran nei primi anni ’80, i Paesi europei e gli Stati Uniti, spinti da un’incrollabile ostilità verso il sistema politico della Repubblica Islamica dell’Iran, hanno chiuso un occhio sui principi umani fondamentali e sulle norme internazionali. Invece, hanno trasformato i loro territori in rifugi sicuri per la pianificazione e l’esecuzione di attività terroristiche e distruttive contro il popolo iraniano.
L’Organizzazione Mujahedin-e Khalq (Mek), uno dei più violenti gruppi terroristici anti-iraniani, ha apertamente riconosciuto nelle sue pubblicazioni e sui suoi media l’assassinio di migliaia di cittadini iraniani, un fatto corroborato da documenti storici sia nazionali che internazionali. Per anni, questo gruppo ha operato impunemente sotto la protezione dei Paesi europei e degli Stati Uniti, nonostante queste nazioni possedessero prove inconfutabili delle attività terroristiche del Mek. Numerosi resoconti di enti ufficiali all’interno di questi Paesi dimostrano che le loro istituzioni politiche, di sicurezza e giudiziarie sono pienamente consapevoli della vera natura del gruppo.
Doverose domande
- Perché a un gruppo che ha apertamente ammesso l’omicidio a sangue freddo di migliaia di cittadini iraniani viene permesso di operare liberamente in questi Paesi?
- Non costituisce questo un profondo affronto all’umanità, ai diritti umani e ai milioni di iraniani, tra cui le migliaia di vittime del terrorismo e le loro famiglie, che hanno sofferto per mano di questa organizzazione?
- Ciò non rappresenta forse un palese disprezzo per il diritto internazionale, i trattati e gli accordi sulla lotta al terrorismo, sulla tutela dei diritti umani e sul sostegno dei diritti delle vittime del terrore?
- Non è questa una chiara dimostrazione dei doppi standard che pervadono le relazioni internazionali?
Di recente, il gruppo terroristico Mujahedin-e Khalq ha organizzato un raduno in Francia, a cui hanno partecipato diversi ex funzionari occidentali, tra cui un ex Segretario di Stato americano e un ex Primo Ministro britannico. Non si tratta di un caso isolato. Il gruppo ha una lunga storia di organizzazione di tali eventi in Francia e in altri Paesi europei, con l’obiettivo di ottenere il sostegno di politici e personaggi militari in pensione e spesso compromessi. Questi raduni sono stati spesso esaminati da organi di controllo stranieri e giornalisti investigativi per i consistenti incentivi finanziari che, a quanto si dice, sarebbero stati offerti agli invitati.
Iran condanna complicità occidentale
L’aspetto profondamente preoccupante di questa situazione è che consentire a un gruppo noto, con una storia oscura di assassini di migliaia di iraniani e un programma continuo di incitamento alla violenza e all’omicidio, di operare e tenere tali eventi all’interno di un Paese costituisce un implicito supporto ufficiale da parte del governo di quel Paese. Inoltre, altre nazioni che non prendono provvedimenti contro i propri cittadini che partecipano alle attività di questo gruppo stanno, di fatto, tacitamente supportando le sue operazioni.
Per il popolo iraniano, in particolare per le famiglie delle vittime del terrorismo, queste azioni non sono percepite come casi isolati o decisioni personali. Sono viste come prova di un sostegno sistematico al terrorismo e di una flagrante violazione dei diritti umani da parte dei governi occidentali. Questo approccio inevitabilmente erode la fiducia e approfondisce il divario tra il popolo iraniano e le nazioni occidentali.
Questi governi devono riconoscere che esistono numerose vie a basso costo per ricostruire la fiducia con il popolo iraniano e promuovere un percorso verso relazioni migliori e rispetto reciproco. Un primo passo cruciale in questo processo è quello di cessare inequivocabilmente ogni sostegno ai gruppi terroristici che hanno lasciato una cicatrice profonda e duratura nella psiche iraniana.
di Redazione