Iran, nuova meta privilegiata dagli operatori turistici internazionali
L’Iran ha tutti i presupposti per divenire fra le prime destinazioni turistiche del mondo: con un tesoro immenso di siti culturali e paesaggistici, avvalorato da 17 riconoscimenti dell’Unesco, è pronto per essere designato meta privilegiata dagli operatori turistici internazionali.
A seguito del lungo isolamento conseguente alle sanzioni con cui il Paese è stato colpito, al momento il comparto del turismo è poco sviluppato, ma a seguito del radicale mutamento della situazione, conseguente agli accordi sul nucleare, operatori internazionali come Inter Continental Hotel Group, Hilton, Hyatt e Starwood, che a suo tempo vi operavano, si sono dichiarati pronti a tornarvi.
Inoltre, gruppi provenienti da Germania, Grecia, Corea del Sud e Singapore, nelle ultime settimane hanno visitato l’Iran per studiare il mercato turistico, le sue caratteristiche e il quadro normativo per investirvi.
Già l’anno scorso, nel clima che cominciava a mutare, sono stati aperti 11 alberghi nelle più grandi città. Ma è solo un timido inizio: dal giugno scorso, ad accordi sul nucleare conclusi, le presenze turistiche hanno conosciuto un’impennata verticale, come dichiarato da Mohsen Qarib, responsabile dell’Iran Touring and Tourism Investment Company, e sono ormai tante le delegazioni statali al più alto livello che si sono dichiarate pronte ad investire per costruire alberghi nel Paese, come quella spagnola che ha annunciato d’essere disponibile a edificarne 300.
Secondo studi e proiezioni costruite sulle offerte, entro il 2025 l’Iran prevede di attirare almeno 20 milioni di turisti all’anno, con un fatturato preventivato di circa 30 Mld di dollari.