Iran: l’attacco degli Stati Uniti? “Un sogno infantile di Obama”
di Giovanni Sorbello
Il vice Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane, generale di brigata Masoud Jazayeri ha definito banale retorica i recenti commenti fatti dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, attinenti le possibili opzioni americane sulla controversia del nucleare iraniano. “Sanno che l’aggressione contro la Repubblica Islamica dell’Iran significherebbe la resa dei conti con Israele”, ha dichiarato il generale.
In un discorso di commiato presso l’Accademia Militare degli Stati Uniti di West Point, Obama ha affermato che c’è la possibilità di risolvere le controversie sul programma nucleare iraniano, ma ha ribadito che Washington riserva “tutte le opzioni” contro l’Iran, alludendo all’azione militare.
Il comandante iraniano ha definito le osservazioni di Obama dei “sogni infantili irraggiungibili”. “Se gli Stati Uniti e i suoi alleati avessero avuto la possibilità di attaccare l’Iran non avrebbero esitato un attimo a svolgere il loro atto barbarico; è sorprendente come Obama non sia in imbarazzo a rivangare la sua vuota retorica”, ha aggiunto Jazayeri.
L’ufficiale iraniano ha dichiarato che l’era dell’egemonia globale è giunta al termine, aggiungendo che “l’impero del denaro e delle armi” presto crollerà.
Le osservazioni di Obama giungono mentre l’Iran è in trattative con i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – Cina, Russia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti – più la Germania, per raggiungere un accordo finale, che metterebbe la parola fine alla situazione di stallo del programma nucleare iraniano della Repubblica Islamica.
Le due parti hanno tenuto l’ultimo round di negoziati sul nucleare nella capitale austriaca di Vienna all’inizio di questo mese. Il prossimo round di colloqui ufficiali si terrà dal 16 al 20 giugno a Vienna.
