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Iran e Italia firmano investimenti da 5 miliardi di euro

Teheran e Roma hanno firmato giovedì scorso un accordo quadro di credito dal valore di cinque miliardi di euro, in base al quale l’Italia aiuterà le sue società a investire in Iran.

L’accordo aprirà linee di credito a due banche iraniane quali Khavar Mianeh (Middle East) Bank e Sanat va Madan Bank (Bank of Industry and Mine) da Invitalia Global Investment, una holding statale italiana, per finanziare progetti di investimento di Aziende italiane. Secondo un rapporto dell’agenzia stampa nazionale Irna, è anche possibile che altre banche iraniane aderiscano all’accordo.

I progetti di costruzione e produzione del Paese, gestiti utilizzando tecnologia, macchinari o servizi di ingegneria in Italia, possono utilizzare questo investimento finanziario. Inoltre, tutti i progetti del settore pubblico e non governativo che sono stati approvati dalle organizzazioni competenti e hanno ottenuto licenze pertinenti possono usufruire di questa struttura. In seguito alla firma di accordi con India, Cina, Corea del Sud, Danimarca, Austria e Russia negli ultimi mesi, l’Italia è il settimo Paese con il quale è siglato un accordo finanziario.

L’Italia è il principale partner commerciale dell’Iran nell’Unione europea. Gli ultimi dati Eurostat mostrano che, con oltre 2,58 miliardi di dollari di acquisti, l’Italia è stata la principale destinazione di esportazione per i prodotti iraniani durante i 10 mesi fino al 31 ottobre 2017, con un aumento del 315% rispetto al corrispondente periodo del 2016.

Il Paese europeo è stato anche il secondo maggiore esportatore in Iran tra gli altri stati membri dell’Ue durante il periodo successivo alla Germania, in quanto ha spedito all’Iran un valore di 1,38 miliardi di euro di prodotti, in aumento del 14,5% su base annua.

I primi cinque prodotti esportati dell’Iran sono stati i combustibili minerali, gli oli minerali e i prodotti della loro distillazione, le sostanze bituminose e le cere minerali per un valore complessivo di 2,33 miliardi di euro, ferro e acciaio per 124,2 milioni di euro, prodotti chimici organici per 32,6 milioni di euro, materie plastiche e articoli di valore € 15,9 milioni e articoli di ferro e acciaio per € 14,3 milioni.

di Redazione

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