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Iran, Israele sostiene gruppi terroristici “separatisti”

Le forze di sicurezza dell’Iran hanno smantellato un gruppo terroristico affiliato all’agenzia di spionaggio israeliana Mossad, e ne hanno catturato i membri.

“Una rete di agenti del regime sionista è stata smantellata e catturata insieme a un grosso carico di armi e munizioni dopo l’arrivo ai posti di frontiera occidentali del Paese”, ha affermato il direttore generale del ministero dell‘Intelligence per il controspionaggio.

Gli agenti del Mossad intendevano utilizzare queste armi durante le “rivolte” nelle città e nei paesi per compiere assassinii. Durante le elezioni presidenziali, il regime sionista aveva intenzione di compiere atti di sabotaggio in diverse parti del Paese, fallendo. “Le armi sequestrate includono pistole, granate, fucili Winchester, fucili d’assalto Kalashnikov e proiettili”, ha dichiarato il funzionario.

Edy Cohen, l’analista dei media israeliani vicino a Netanyahu e al Mossad, alla fine della scorsa settimana aveva rivelato gli stretti legami e il sostegno di Israele ai “gruppi separatisti” nell’Iran sudoccidentale, in particolare al gruppo terroristico al-Ahwaziyah.

Cohen ha pubblicato un’immagine del suo incontro con un capo del gruppo terroristico al-Ahwaziyah sulla sua pagina twitter, sottolineando che Israele sostiene i gruppi separatisti nella provincia sudoccidentale del Khuzestan.

Al-Ahwaziyah, un presunto gruppo separatista arabo, ha da tempo legami con l’Arabia Saudita e ha condotto negli ultimi anni operazioni congiunte con l’Isil.

Carenza di acqua nel Khuzestan

La gente nella provincia del Khuzestan ha manifestato questa settimana per la carenza di acqua potabile e agricola e il prosciugamento delle zone umide e dei fiumi.

È da meno di un mese che le regioni occidentali del Khuzestan sono in crisi idrica e, a causa della mancanza di acqua nella zona umida di Hur al-Azim, alcune popolazioni locali hanno perso il loro bestiame. Diverse manifestazioni di protesta, per lo più pacifiche, si sono svolte in alcune regioni della provincia del Khuzestan. Tuttavia, i gruppi “separatisti” hanno tentato di provocare tensioni e scontri con operazioni “False Flag” e attraverso una vasta campagna di disinformazione. La scorsa settimana, mercenari armati infiltrati tra i manifestanti hanno ucciso un giovane manifestante e un poliziotto.

Il direttore di Partners for Rights, Elahé Sharifpour-Hicks, un membro dell’opposizione iraniana appoggiata dagli Stati Uniti con sede nei Paesi occidentali, ha scritto sulla sua pagina twitter che i membri armati dell’organizzazione Mojahedin-e Khalq (Mko) sono attivamente presenti tra i manifestanti che protestano in Khuzestan per provocare tensioni.

Iran e le “rivolte” nel Khuzestan

Venerdì scorso, il gruppo terroristico Al-Ahwaziyah ha rilasciato foto e video in cui affermava di aver pianificato una rivolta in alcune parti del Khuzestan. Le immagini mostravano un certo numero di individui che alzavano la bandiera del gruppo terroristico al-Ahwaziyah tra i manifestanti che si sono radunati a Shadegan e Susangerd. Negli ultimi anni, il gruppo si è reso responsabile di numerose operazioni terroristiche in Iran, uccidendo centinaia di cittadini, compresi bambini e donne.

Alte temperature e calo precipitazioni causano carenza d’acqua

Uno dei fattori alla base della carenza d’acqua in Iran è un forte calo delle precipitazioni, che negli ultimi mesi è stato inferiore di oltre il 40% rispetto ai livelli dell’anno scorso, combinato con le alte temperature estive. La siccità ha lasciato le dighe iraniane con meno acqua per generare elettricità, contribuendo ai blackout nelle ultime settimane.

Il capo della magistratura iraniana, Gholam Hossein Mohseni Eje’i, ha emesso l’ordine di dare un seguito immediato alla risoluzione del problema idrico in Khuzestan e una delegazione giudiziaria ed esecutiva di alto livello è stata inviata nella provincia sudoccidentale per indagare sulla questione. Il presidente uscente, Hassan Rouhani, ha anche inviato in Khuzestan il capo dell’Organizzazione per la gestione delle crisi, a capo di una delegazione di alto livello, per risolvere quanto prima i problemi nella provincia.

L’ayatollah Seyyed Ali Khamenei, leader supremo della Rivoluzione Islamica, ha sottolineato la necessità di risolvere il più rapidamente possibile i problemi di scarsità d’acqua nel Khuzestan.

Come avviene da oltre 40 anni, l’Occidente sfrutta qualsiasi pretesto per attaccare la Repubblica Islamica dell’Iran, seminando discordia e terrore tra la popolazione iraniana. I fallimenti non sono bastati.

di Yahya Sorbello

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