Iran ha infiltrato il regime sionista

Pubblichiamo un rapporto del Jerusalem Institute for Strategy and Security sulle capacità informatiche e le infiltrazioni segrete dell’Iran.
Negli ultimi quattro decenni, l’Iran ha fatto della guerra morbida e cognitiva un pilastro fisso della sua dottrina di sicurezza nazionale e, invece di affidarsi esclusivamente alla potenza militare, ha investito strategicamente nel controllo della narrazione, del messaggio e della mente del pubblico; un approccio che è considerato uno dei vantaggi duraturi di Teheran.
L’Iran è riuscito a creare un’infrastruttura di infiltrazione multistrato, flessibile e altamente negabile e può colpire contemporaneamente Israele, gli Stati Uniti e l’opinione pubblica occidentale.
Esaminando gli eventi successivi al 7 ottobre e all’Operazione “L’ascesa dei leoni”, nonostante i colpi iniziali, l’Iran è stato in grado di ricostruire rapidamente il suo apparato di infiltrazione e cyber e di mantenerlo attivo su più fronti contemporaneamente: dalla coesione interna alle operazioni psicologiche contro Israele, gli Stati Uniti e la scena internazionale.
Combinare le capacità dell’Iran con l’intelligenza artificiale ha abbattuto le barriere linguistiche e culturali, consentendo la produzione di contenuti localizzati e persuasivi su larga scala; una tendenza che aumenterà l’influenza di Teheran negli anni a venire.
L’influenza e il sistema cyber dell’Iran non solo non si indeboliranno, ma continueranno ad espandersi, e i suoi sforzi per influenzare le elezioni israeliane del 2026 sono già iniziati, utilizzando nuovi metodi operativi e strumenti speciali per lo spazio elettorale.
di Redazione



