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Iran infiltra Israele con i suoi servizi segreti

L’annuncio dell’Iran di essere in possesso di migliaia di file e dati di intelligence israeliani altamente sensibili, tra cui documenti top secret relativi al suo programma nucleare, costituisce una profonda mossa strategica che mina la resilienza di Israele e le sue relazioni esterne, e fornisce all’Iran un’importantissima arma di pressione.

Israele, che ha sempre cercato di migliorare le capacità delle sue agenzie di intelligence (in ambito investigativo e di sicurezza) non solo a livello regionale ma anche globale, è rimasto in silenzio per settimane su questo risultato dell’intelligence iraniana, e i suoi organi di informazione non hanno osato commentarlo, se non trasmettendo informazioni provenienti solo da siti web iraniani o arabi e definendo la pubblicazione “accuse”.

Tornando ai dettagli dell’impresa, il ministro dell’Intelligence iraniano, Esmail Khatib, ha rivelato diversi aspetti dell’operazione: “Abbiamo acquisito migliaia di documenti completi relativi ai settori militare, scientifico e nucleare di Israele, oltre a documenti sensibili sulle relazioni di Israele con i Paesi occidentali e gli Stati Uniti. Le informazioni in nostro possesso rafforzeranno notevolmente le capacità offensive dell’Iran. I metodi per trasferire i file all’Iran non sono meno importanti dei documenti stessi e non li riveleremo. L’operazione è in corso da un po’, ma abbiamo aspettato con la dichiarazione che ne fosse garantita la sicurezza. Presto pubblicheremo alcuni documenti. L’operazione è stata complessa, di vasta portata e multidisciplinare e ha rappresentato una svolta per l’intelligence”.

Iran: alcuni punti chiave

La raccolta di informazioni è stata enorme e mirava alla sicurezza di Israele in aree critiche: nucleare, militare, scientifica e diplomatica. Va notato che Israele persegue una politica di deliberata ambiguità – non conferma né nega ufficialmente l’esistenza di armi nucleari e non ha firmato il Trattato di non proliferazione nucleare – e quindi un dossier ben fondato di questo tipo consente all’Iran di sollevare nuovamente la questione, smascherare l’ipocrisia dell’Agenzia per l’energia atomica e dell’Onu e mobilitare il sostegno internazionale per una risoluzione vincolante che impedisca la proliferazione nucleare in Medio Oriente.

L’Iran potrebbe disporre di attività informatiche, intelligence umana e altri metodi (incluse operazioni di commando e cooperazione con organismi regionali), il che indica la possibilità di operazioni simili in futuro. Khatib non ha specificato quale organismo di intelligence israeliano sia stato coinvolto, il che suggerisce che il fronte sia ampio e includa organismi. Ciò implica l’esposizione delle infrastrutture critiche di Israele e l’identificazione di significative violazioni della sicurezza. L’Iran pubblicherà i documenti gradualmente, in base al loro grado di riservatezza, mantenendone comunque la riservatezza quantitativa.

Iran e i vantaggi dell’operazione

La televisione di Stato ufficiale iraniana Irib ha rivelato che l’operazione è stata condotta diversi mesi fa dal ministero dell’Intelligence e dalle Guardie Rivoluzionarie, attraverso la manipolazione dei residenti degli insediamenti in Cisgiordania, che hanno trasferito i dati in un luogo sicuro in Iran. Si è trattato anche del più grande fallimento dell’intelligence nella storia di Israele.

Il materiale include documenti, foto, video, metadati e altri file. Sebbene il trasferimento del materiale per motivi di sicurezza sia effettivamente avvenuto qualche tempo fa, è stato necessario il silenzio per garantirne la consegna in sicurezza. È stato inoltre osservato che l’arresto dei coloni è stato autorizzato solo dopo che il materiale era stato trasferito e protetto.

La rivelazione arriva meno di tre settimane dopo l’annuncio, da parte della Polizia israeliana e dello Shin Bet, il 20 maggio, dell’arresto di Roy Mizrahi e Almog Atias, ventenni, dell’insediamento di Nesher, con l’accusa di spionaggio a favore dell’Iran, per incarichi di raccolta di informazioni. Gli incarichi esatti svolti non sono stati specificati.

Vantaggi militari e strategici

La mappatura delle infrastrutture militari israeliane, come le basi, l’Iron Dome, i centri di controllo e i depositi, aiuterà a pianificare con precisione gli obiettivi in ​​caso di guerra. Conoscere i dettagli degli impianti nucleari impedirà a Israele di lanciare un attacco contro l’Iran.

L’identificazione delle gerarchie di intelligence consente di stabilire una strategia per la paralisi o il danno. Individuare i punti deboli della difesa aerea aumenterà la precisione nel colpire le difese della cupola ed eliminerà i rischi.

Pianificare collaborazioni con Paesi o entità appartenenti all'”Asse della Resistenza“, dal punto di vista delle informazioni adatte all’uso da parte di Hamas, Hezbollah e altri. Utilizzare informazioni sull’addestramento e sulle tattiche israeliane per migliorare l’addestramento dell'”Asse della Resistenza”. Prevedere la strategia di intelligence di Israele contro l’Iran, il Libano e altri obiettivi. Attuazione di misure difensive in Iran e nei Paesi alleati: rifugi, nascondigli e un efficace supporto offensivo.

Miglioramenti della sicurezza

  • Smascherare reti di doppi agenti e collaborazioni.
  • Danneggiare l’impero spionistico israeliano in Iran e nella regione.
  • Buona conoscenza dei metodi di comunicazione, delle posizioni delle guardie e delle richieste del Mossad per condurre contro-operazioni.
  • Rinnovata protezione degli impianti nucleari (Nathanaz, Fordow, Arak) sulla base dei documenti trapelati, tenendo conto anche dei metodi di attacco informatico e delle future interruzioni.
  • Possibilità di condividere informazioni per esaminare i paesi che “aiutano” lo spionaggio di Israele, come Iraq, Giordania e Azerbaigian, al fine di rafforzare il potere di questi paesi e creare una comprovata capacità difensiva.

di Redazione

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