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Iran, incidente in metropolitana “trasformato” dall’Occidente in pestaggio della polizia

IranMahsa Amini parte seconda. Potrebbe essere proprio questo il titolo da affibbiare al nuovo “film prodotto” dalla propaganda criminale occidentale, a un anno dalla morte (causata da un infarto) della giovane Mahsa. La protagonista di questo nuovo “film” è Armita Geravand di appena 16 anni, studentessa iraniana rimasta gravemente ferita in un incidente autonomo in metropolitana.

Da questo grave incidente prende spunto la fantasiosa trama ordita dai foraggiati media occidentali. Infatti, la giovane Armita – secondo i media occidentali – non sarebbe rimasta ferita a causa di una caduta autonoma, bensì da un feroce pestaggio da parte della polizia iraniana. Quale sarebbe il motivo di questo pestaggio? Ovviamente il velo.

Foto, video e testimonianze confermano incidente

Il reale incidente della giovane studentessa è confermato da immagini e video della metropolitana, oltre che dalle testimonianze di numerosi cittadini e amici della giovane presenti sul posto. Infatti, gli amici di Armita Geravand, che ora è in coma, hanno escluso qualsiasi scontro o spinta nel treno della metropolitana. Fatemeh, una cara amica e compagna di classe di Armita, ha dichiarato all’agenzia stampa Irna che meno di un secondo dopo essere salita sul treno della metropolitana, Armita è improvvisamente caduta all’indietro e la sua testa ha colpito il suolo.

La compagna di classe ha aggiunto che quando ha sollevato Armita, ha scoperto che la sua mano era macchiata di sangue a causa di una ferita alla testa. Subito dopo, lei e un altro compagno di classe presente sulla scena hanno portato Armita fuori dal treno.

Anche Mahla, un’altra compagna di classe e amica di Armita, ha spiegato che domenica questi tre compagni di classe sono saliti sul treno uno dopo l’altro, ma dopo un secondo Armita è caduta e ha sbattuto a terra. Ha aggiunto che Armita sembrava quasi morta, ma il personale della metropolitana e un passeggero l’hanno aiutata a rianimarla, e poi è stata portata in ospedale.

Iran e il prezzo della libertà

L’augurio di tutti noi, in qualità di esseri umani, è che la giovane Armita possa guarire del tutto e poter ritornare prima possibile dai suoi cari. Per il resto, rimane il disgusto per la ferocia inumana con cui l’Occidente strumentalizza la vita degli innocenti per attaccare l’Iran, un Paese sovrano e libero da ogni assoggettamento straniero. Questo è il prezzo da pagare per la libertà.

di Redazione

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