Iran, imminente adesione all’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai
Secondo le notizie ricevute da “Nournews“, il Tagikistan, in qualità di attuale presidente dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, ha invitato ufficialmente l’Iran a partecipare alla riunione annuale del Consiglio dei capi dell’accordo. Il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, l’ayatollah Raisi, parteciperà alla prossima riunione di settembre.
Ali Shamkhani, Segretario del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale, ha annunciato la sua conversazione con il Segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Nikolai Patrushev e ha twittato: “Fortunatamente, gli ostacoli politici all’adesione dell’Iran all’Accordo di Shanghai sono stati rimossi e l’adesione dell’Iran sarà finalizzata attraverso formalità tecniche”.
La Repubblica Islamica dell’Iran, membro osservatore dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai dal 2005, sarà questa volta accettata come membro permanente su richiesta ufficiale della Russia, inviata per iscritto alla segreteria dell’organizzazione.
Secondo la Convenzione di Shanghai, l’adesione permanente dei nuovi Stati membri deve essere approvata da tutti i membri permanenti dell’organizzazione, che secondo quanto riferito è stata concordata.
L’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai ha attualmente otto membri permanenti, vale a dire India, Kazakistan, Cina, Kirghizistan, Pakistan, Russia, Tagikistan e Uzbekistan, e quattro Paesi Afghanistan, Bielorussia, Iran e Mongolia come membri osservatori e sei Paesi Azerbaigian, Armenia. Inoltre, il Regno di Cambogia, Nepal, Turchia e Sri Lanka sono anche i suoi partner di dialogo.
In qualità di influente organismo di cooperazione regionale, è un’organizzazione intergovernativa fondata nel 2001 dai leader di Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan per la sicurezza multilaterale, la cooperazione economica e culturale.
Uno spazio più adatto alle interazioni internazionali dell’Iran
Lo scopo principale della Shanghai Cooperation Organization, dato il ruolo chiave svolto da Russia e Cina, è di bilanciare l’influenza degli Stati Uniti e della Nato nella regione, che, pur non essendo ancora un trattato di difesa multilaterale, ha potuto svolgere un ruolo efficace in molti equazioni regionali e globali.
Gli Stati membri sono i maggiori produttori e consumatori mondiali di energia, con un’area di circa un quarto della superficie terrestre e circa la metà della popolazione mondiale, distruggendo efficacemente il mondo unipolare ideale dell’America e creando un equilibrio di potere nel mondo.
La presenza dell’Iran come membro permanente in questa organizzazione, considerando le attività e l’ampia cooperazione dei suoi membri in campo politico, di sicurezza, economico, commerciale, monetario-bancario, energetico e culturale, offrirà sicuramente uno spazio più adatto alle interazioni internazionali del Paese.
di Yahya Sorbello