Iran ed Hezbollah spezzano le catene Usa
Il Libano non può più aspettare. Ingerenze straniere e frange politiche libanesi filo-occidentali hanno ridotto il Paese dei Cedri al collasso. Per colmare la complice inefficienza delle istituzioni libanese, l’Iran, dietro richiesta di Hezbollah, invierà navi cariche di gasolio e aiuti primari al popolo libanese.
In Libano manca tutto, dal cibo ai farmaci, dalla benzina all’elettricità. La Banca Mondiale ha descritto la crisi libanese come una delle peggiori del pianeta dalla metà del 19° secolo.
A tal proposito, Hassan Fazlollah, membro della frazione di al-Wafa per la Resistenza al parlamento libanese, in un’intervista rilasciata alla televisione libanese al-Manar, ha fortemente criticato gli Stati Uniti per il loro ruolo negativo nelle crisi del Paese.
Il deputato libanese ha aggiunto che la petroliera iraniana che trasporta carburante in Libano ha sventato tutti i complotti orditi dal governo degli Stati Uniti e dai suoi elementi affiliati in Libano e nella regione, affermando che rappresenta una sconfitta per coloro che hanno cercato di umiliare il popolo libanese e prendere di mira la Resistenza.
Iran al fianco del popolo libanese
La scorsa settimana, nel corso della cerimonia di lutto dell’Ashura nel quartiere meridionale di Dahiyeh a Beirut, il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah ha sottolineato che l’amministrazione statunitense sta pianificando di condurre il Libano e l’Iraq nella totale anarchia, facendo luce sui vandali che sabotano proprietà pubbliche su ordine dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Beirut.
Sayyed Hassan Nasrallah, ha annunciato che “la prima nave iraniana carica di gasolio è salpata dall’Iran e si sta dirigendo verso il Libano”. Il leader libanese ha sottolineato che “questa nave sarà seguita da altre navi iraniane”.
Il comandante della Resistenza ha sottolineato che: “Abbiamo dato priorità alla prima nave carica di gasolio perché è una esigenza assoluta legata alla vita del popolo libanese”.
Senza il gasolio necessario per alimentare i generatori, i libanesi hanno dovuto affrontare interruzioni di corrente fino a 22 ore al giorno, con aziende, ospedali e uffici governativi costretti alla chiusura.
di Yahya Sorbello